Sulla vertenza della Fos – Fibre Ottiche Sud – azienda del gruppo Prysmian, specializzata nella produzione di fibra ottica, è intervenuto il segretario confederale della Cgil Pino Gesmundo.
“La vertenza Prysmian – ha detto – esemplifica la necessità di salvaguardare la centralità della filiera della digitalizzazione e della rete delle telecomunicazioni. Stiamo parlando di un asset nevralgico per il nostro futuro e in particolare del Mezzogiorno, dove l’occupazione di qualità e lo sviluppo delle competenze devono essere garantiti e difesi”. Questa, secondo Gesmundo, è una condizione necessaria per raggiungere gli obiettivi legati alla giusta transizione, investendo su una catena del valore che si sviluppi all’interno del nostro Paese.
Per il segretario nazionale della Cgil è necessario una visione di insieme per ragionare su un ecosistema digitale integrato: “Insieme alla Slc, la categoria che si occupa di telecomunicazioni, chiediamo al governo l’attivazione di un luogo di confronto per affrontare il tema. In ballo ci sono le sorti di Tim e di tutto il settore delle tlc che anche quest’anno registra utili in perdita”. Per Gesmundo è indispensabile comprendere quale visione di sistema abbia il governo. “Fino adesso – conclude il dirigente sindacale – le politiche industriali sono assenti dall’agenda dell’esecutivo. Non è accettabile. Anche per questo il 17 novembre saremo in piazza”.