La Flai Cgil di Roma e del Lazio ha inviato una lettera aperta al Consiglio Comunale di Genzano di Roma e alla sua presidente, Patrizia Mancini, per esprimere il suo apprezzamento in merito all’ordine del giorno sul tema del contrasto al caporalato e allo sfruttamento in agricoltura, presentato dalla stessa presidente e dalla consigliera Bevilacqua e approvato all’unanimità da tutto il Consiglio.

“L’impegno delle istituzioni, a ogni livello – si legge nel messaggio firmato Stefano Morea, segretario generale Flai Cgil Roma e Lazio, e  Alessandro Vona, Segretario Generale Flai Cgil Roma Spoc – è elemento dirimente e necessario per sconfiggere qualcosa che ormai è diventata strutturale all’interno di troppa parte del settore agricolo. Lo dite nel vostro ordine del giorno: l’omicidio di Satnam e i circa 400mila lavoratori sfruttati e sottopagati impiegati in agricoltura non sono questioni emergenziali, casuali o straordinarie; al contrario vi è un sistema che per ottenere il massimo profitto viola le leggi e la dignità”.

“Le leggi ci sono – scrive la Flai Cgil di Roma e del Lazio, citando la 199/2016, la cosiddetta legge anticaporalato, e la legge regionale del Lazio numero 18 del 2019 –. Vanno applicate in tutte le loro parti e vanno messe concretamente in atto. Quindi importantissimo il vostro richiamo alla legge regionale”.

“Nel nostro territorio laziale e in tutta la zona dei Castelli e della Litoranea – ricorda ancora la categoria territoriale dell’agroindustria – l’agricoltura è stata, ed è ancora, un settore importante dal punto di vista occupazionale, per la qualità dei prodotti e anche per la salvaguardia del territorio; in questo scenario che potrebbe rappresentare elemento di sviluppo, il lavoro e i lavoratori non sempre sono considerati come dovrebbero”.

“Lavoro nero, sfruttamento, lavoro grigio colpiscono lavoratrici e lavoratori italiani e stranieri, questi ultimi però resi ancora più fragili e ricattabili da un sistema di accoglienza assente, e da norme e leggi come il Decreto Flussi e la Bossi-Fini che gettano veramente i lavoratori nelle mani di caporali e datori di lavoro senza scrupoli. La Flai Cgil da alcuni anni, per intercettare e tutelare il maggior numero di lavoratori, agisce con il Sindacato di Strada, una unità mobile che all’alba gira tra le campagne distribuendo materiale informativo e i nostri contatti”.

È ancora tanto il lavoro da fare, “ma siamo convinti che un prodotto di qualità nasca solo da un lavoro di qualità, nel rispetto dei contratti e delle leggi. L’impegno per un lavoro dignitoso e libero da sfruttamento siamo convinti si possa portare avanti insieme, e l’ordine del giorno che avete approvato ha un valore particolare poiché proprio qui, a Genzano, nel lontano 1906 i contadini si riunirono nella prima lega della zona, cui aderirono centinaia di braccianti, organizzando proteste e scioperi, fino allo sciopero del 1908 chemobilitò circa 1.400 lavoratori. Da questa straordinaria azione di lotta si riuscì a scrivere nel rinnovo dei contratti di lavoro della zona la riduzione della giornata lavorativa a sei ore”.

“Queste poche righe di un passato importante per le lotte bracciantili – scrive il sindacato – servono a sottolineare che da questo Comune, in questo territorio, ieri come oggi viene un impegno contro lo sfruttamento e il caporalato, fenomeni dal sapore novecentesco ma invece radicati nel nostro moderno mercato del lavoro”.