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Sciopero oggi (lunedì 3 giugno) del personale dell’Officina ferroviaria di Genova Brignole, a causa della mancanza di garanzie riguardo il mantenimento del sito manutentivo dove operano 100 persone e dove si riparano i treni dei pendolari genovesi. In concomitanza con lo stop, si è tenuta anche un'assemblea cui sono stati invitati i capigruppo del Consiglio comunale.
L’assemblea, si legge in una nota, "da un lato ha espresso le proprie preoccupazioni rispetto alle notizie relative alla perdita delle attività di manutenzione rotabili del genovese e dall’altro ha giudicato positivamente l’allungamento della metropolitana verso Terralba. Durante l’incontro si è convenuto su un punto fondamentale ossia che il servizio ferroviario del nodo metropolitano necessiti di manutenzione di qualità, per la quale è necessario che Trenitalia confermi gli investimenti per l’ammodernamento del sito manutentivo di Genova, anche ai fini della sicurezza del servizio."
L’assemblea quindi ha chiesto di continuare la mobilitazione e "ha sostenuto la necessità di continuare le interlocuzioni con le istituzioni comunali e regionali per sensibilizzare i decisori politici ad individuare soluzioni che mantengano posti di lavoro e attività produttive a Genova, anche per dare concrete risposte alla crescente domanda di trasporto ferroviario espressa dai pendolari".
"Durante la recente campagna elettorale - scrivono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl e Fast Liguria - l’amministrazione comunale ha sottoscritto protocolli di intesa con le società del gruppo Fs che prevedono la cessione delle aree di Brignole per i progetti di allungamento della metropolitana". Sindacati e lavoratori "sostengono il potenziamento della metro da Brignole verso il Levante cittadino, ma ritengono che debba coesistere con l’Officina, e sono contrari a ipotesi di speculazione immobiliare sulle stesse aree che metterebbero a rischio 100 posti di lavoro".
Filt, Fit, Uiltrasporti, Ugl e Fast chiedono al sindaco che il tracciato della metro sia collocato a valle dell’officina, aprendo un’interlocuzione con Trenitalia che, fino a oggi, non si è dimostrata disponibile a un confronto costruttivo sulla difesa di posti di lavoro e sulle attività nel comune di Genova. "La chiusura dell’impianto di manutenzione dei treni di Genova - aggiungono i sindacati - avrà conseguenze negative sul servizio ferroviario, in un nodo pesantemente trafficato come quello metropolitano, e sarà l’ennesima scelta deleteria per la mobilità urbana". I sindacati, infine, ricordano che lo scorso 21 maggio in Comune è stato firmato un ordine del giorno a sostegno del mantenimento a Genova delle attività di manutenzione rotabili di Trenitalia.