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"In queste ore ci sono pervenute notizie informali circa il piano triennale di investimenti da parte dell’Autorità di sistema portuale che, parrebbe, prevedere per le riparazioni navali investimenti assolutamente risibili. Le riparazioni navali di Genova sono da sempre considerate un’eccellenza dell’industria navalmeccanica Italiana e rappresentano uno dei più importanti punti di riferimento del settore nell’intero mar Mediterraneo. Sono infatti pochi i porti che possono vantare un comparto in grado di costruire, riparare, trasformare e demolire navi ed è per questo motivo che anche nel difficile periodo della pandemia quest’area industriale non ha mai smesso di lavorare ed ha continuato a produrre utili", sostiene la Fiom Cgil di Genova.
Nelle riparazioni navali operano circa 2000 addetti occupati nelle 80 aziende presenti all’interno del comparto, a cui si aggiungono svariate centinaia di lavoratori dell’indotto. Molti di essi prestano la loro opera in ogni angolo del mondo, spesso durante le navigazioni delle navi con interventi di manutenzione a dimostrazione della loro grande professionalità. La Fiom di Genova ritiene che "la salvaguardia e l’incremento dei livelli occupazionali di questa area industriale passi anche attraverso investimenti che possano garantire sviluppo ad uno dei settori con maggiori prospettive di crescita".
"In passato la politica e le istituzioni si sono dimostrate sorde e miopi nell’affrontare problematiche riguardanti gli investimenti in quest’area (ancora oggi attendiamo il ripristino del presidio medico a 4 anni di distanza dalla sua chiusura), auspichiamo che la storia non si ripeta, per non trovarci poi a dover ripetere l’ormai famosa frase a pensar male si fa peccato ma quasi sempre si indovina", concludono Fiom provinciale e Rsu Fiom delle riparazioni navali.