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Il piano presentato dal gruppo Caltagirone su Generali preoccupa i sindacati che temono il taglio dei costi e le ricadute sull'occupazione. "Abbiamo appreso dai giornali che è stato presentato dal gruppo Caltagirone il programma 'Awakening the lion', alternativo a quello messo a punto dall'amministratore delegato Donnet", spiegano Fisac Cgil, First Cisl e Uilca Uil: "Nell'ambito delle linee strategiche di questo piano sono previsti l'efficientamento dei costi centrali e amministrativi e il miglioramento delle performance operative nei singoli investimenti tecnologici per creare nuove opportunità di crescita e di risparmio sui costi. L'obiettivo sarebbe di portare il rapporto cost/income ratio dall'attuale 64% al 55% per fare del gruppo Generali un benchmark nella gestione dei costi, con riduzione di 0,6 miliardi all'anno".
I sindacati rilevano che "non fa certo parte della cultura e del ruolo del sindacato schierarsi con le diverse cordate in campo in vista del rinnovo del Cda. Tuttavia non possiamo non esprimere da subito preoccupazione rispetto alla proposta di un piano strategico industriale che, qualora l'efficientamento dei costi risultasse in maggior parte declinato sulle lavoratrici e sui lavoratori, potrebbe presentare seri problemi di sostenibilità sociale e occupazionale rispetto a un gruppo così importante per il settore assicurativo e per il sistema-Paese".
Fisac Cgil, First Cisl e Uilca Uil così concludono: "La complessa fase storica che stiamo vivendo da un punto di vista sociale, politico ed economico impone a tutto il mondo delle imprese di mettere al centro il dialogo sociale e il valore del lavoro. Come sindacato non potremo mai accettare una logica all'insegna di più utili e meno posti di lavoro".