“La trattativa per il rinnovo del Ccnl Funzioni centrali rischia di finire su un binario morto se il Ministro per la pubblica amministrazione e il governo non si decidono a mettere a disposizione le risorse necessarie per garantire l'adeguamento dei salari all'inflazione ‘22-24. Siamo sempre fermi al punto che lo stipendio di un funzionario nel triennio 2022/2024 ha avuto una svalutazione da inflazione pari a 290 euro e il recupero proposto dall’Aran si ferma a 141 euro. Basta parlare del governo che fa i contratti in tempi più rapidi dei precedenti. I contratti si fanno quando sono dignitosi e questo non lo sarebbe”. Lo dichiara in una nota il segretario nazionale Fp Cgil, Florindo Oliverio.

“La differenza con il governo precedente - osserva - sta nel fatto che Brunetta e Draghi finanziarono con la legge di bilancio del 2022 il nuovo ordinamento e i fondi per la contrattazione, anche dopo la scadenza naturale del contratto, mentre Meloni e Zangrillo rispetto all'aumento dei prezzi e all’inflazione record che abbiamo alle spalle restituiscono solo un terzo del recupero del potere d’acquisto, e con il PSB (Piano strutturale di bilancio) affermano che daranno solo il 2% per il prossimo triennio 2025/2027. Per questo saremo in piazza il 19 ottobre a Roma per chiedere risorse adeguate sul salario, per affermare il diritto al contratto e alla contrattazione mentre il governo continua ad adottare atti unilaterali che privilegiano pochi lavoratori e non danno risposte di miglioramento della qualità del lavoro per tutti”.

“Dopo il 19 - conclude Oliverio - continueremo la nostra campagna di mobilitazione perché va cambiata la legge di bilancio. Il governo può prendere i soldi dove ci sono, cioè dai grandi patrimoni e dagli extraprofitti e non togliendoli alle donne e agli uomini che fanno funzionare quel che resta di uno Stato al collasso. La Fp Cgil presidia il tavolo di trattativa del contratto per difendere e tutelare le lavoratrici e i lavoratori, ma saremo anche nelle piazze affinché il governo faccia scelte che valorizzino il lavoro e non lo mortifichino come con questo contratto che blocca la carriera, non dà risposte sugli stipendi e sicuramente non rende attrattiva la pubblica amministrazione per i giovani lavoratori”.