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L'allarme arriva dalla Cgil di Venezia. "La situazione che si sta determinando, all’interno dell’Ulss Serenissima, in merito alla campagna vaccinale e alla gestione dei tamponi è sempre più critica e richiede misure straordinarie per affrontarla". Nel mirino del sindacato, in particolare, quanto sta avvenendo a Chioggia e presso il G.B. Giustinian di Venezia, sede del Distretto 1 e individuato dall’Ulss 3 come punto tamponi e vaccini per la Città Storica, che "sta assumendo carattere di grave criticità e richiede interventi urgentissimi da parte delle istituzioni”.
Per questa ragione Ugo Agiollo, segretario generale Cgil Venezia, Daniele Tronco, segretario generale Spi Cgil e Daniele Giordano segretario generale Fp Cgil, hanno scritto una lettera al Prefetto di Venezia affinché, nel suo ruolo di rappresentante dello Stato sul territorio, faccia quanto possibile per far si che vengano messe in campo misure urgenti per risolvere una situazione divenuta insostenibile.
"Da giorni - denuncia il sindacato - si verificano code date dall’attesa sfiancante per cittadini, lavoratori e pensionati. Oltre che sui pazienti, questa situazione si ripercuote anche sul personale dell’Azienda Sanitaria, che diventa oggetto di invettive da parte di chi deve sottoporsi a vaccino o tampone. Lavoratrici e lavoratori che sono già allo stremo delle forze per la gestione della pandemia, che si trovano anche nella difficilissima situazione di essere l’interfaccia con i cittadini nel dover gestire questa situazione di grave difficoltà”.
Per i dirigenti della Cgil, “serve rafforzare i punti vaccini e tamponi in modo diffuso per il territorio, riprendere soluzioni “mobili” per la città d’acqua e definire un piano di rafforzamento immediato degli organici. Per queste ragioni di estremo disagio, per pazienti e operatori, riteniamo che sarebbe indispensabile un intervento per costituire un coordinamento tra le Istituzioni interessate – Azienda Ulss 3 Serenissima, Comune di Venezia – e le organizzazioni sindacali, al fine di trovare delle soluzioni a garanzia della salute della cittadinanza e dell’erogazione di questo importantissimo servizio di prevenzione sorveglianza sanitaria”.