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Situazione allarmante nella sanità pubblica pavese. “Lavoratrici e lavoratori non sono più disponibili a saltare i riposi”, afferma Patrizia Sturini, segretaria della Fp Cgil territoriale, in un articolo di Tiziana Altea, riportato in PubblicAzione, il magazine della Fp Cgil Lombardia. “In tutta l’Asst, nonostante il piano di risorse umane 2019, tra mobilità e quota 100 non si riuscirà a coprire i fabbisogni di organico. Così si interviene o riducendo i posti letto oppure richiamando in servizio il personale", continua Sturini: "Una prova di questa seconda misura sono i tanti soldi che si spendono per lo straordinario, prendendoli dal fondo del disagio, oltre ai 26 euro orari destinati dal decreto Sirchia a ogni azienda. All’ospedale San Matteo, ad esempio, sono andati 250 mila euro, alla Asst pavese 220 mila. Dovrebbero venire utilizzati per coprire le emergenze dovute alle carenze di organico, ma sempre più spesso sono usati per far fronte alla quotidianità. Chi va in aspettativa, chi entra in maternità, non viene sostituito da nuovo personale ma da quello già presente”.
Questo non va bene né per i lavoratori né per i pazienti. “Certo, la tutela della salute riguarda entrambi: i primi tra l’altro rischiano, per stanchezza, di fare errori e i secondi ne subiscono le conseguenze", conferma Sturini: "Come Fp Cgil abbiamo segnalato come in alcuni reparti, vedi le unità coronariche, non ci sia neanche l’organico minimo necessario. E grazie a questa segnalazione lo hanno aumentato almeno di una unità. Ma ci sono infermieri di sala operatoria che fanno 12-15 reperibilità, in violazione palese del contratto nazionale che ne prevede sei”. Cosa chiedete? “Fondamentale è avere una mappatura degli organici per definire i reali fabbisogni di ogni reparto. Sottolineo reali, non quelli sulla carta. I dati relativi alle effettive carenze le aziende fanno fatica a fornirceli ma noi non demordiamo. Poi – conclude Sturini – altrettanto fondamentale è che vengano garantiti i riposi ai lavoratori. Gli straordinari ormai sono diventati strutturali anche per coprire i turni. Bisogna assolutamente assumere personale, diversamente sarà sempre più difficile garantire i servizi. A danno di tutti”.