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Una delegazione della Fp Cgil Polizia Penitenziaria e il Collegio del Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, composto dal prof. avv. Felice Maurizio D'Ettore, dall’avv. Irma Conti e dal prof. Mario Serio, hanno tenuto oggi un incontro chiave per il futuro del sistema penitenziario italiano, focalizzandosi su soluzioni concrete per affrontare le sfide attuali e migliorare le condizioni di vita nelle carceri italiane. Lo si apprende dsa una nota del sindacato.
Oltre alla necessità di assunzioni di personale di Polizia penitenziaria e personale delle funzioni centrali, all'adeguamento delle strutture e agli investimenti nella sanità penitenziaria, un tema centrale della discussione è stato il sovraffollamento delle carceri. Mirko Manna, Coordinatore Nazionale per la Fp Cgil Polizia Penitenziaria, insieme agli altri componenti della delegazione, Giuseppe Sconza e Ciro Di Domenico, hanno sottolineato l'urgenza di adottare provvedimenti legislativi utili per una deflazione l'attuale situazione di sovraffollamento penitenziario.
“Circa 9.000 persone condannate con meno di un anno di reclusione da scontare e altre 14.000 persone con pene dai due ai tre anni, potrebbero beneficiare di misure alternative alla detenzione, non ancora applicate. Agire su questi 23.000 detenuti, attraverso soluzioni legislative adeguate, permetterebbe non solo di alleviare il problema del sovraffollamento, ma anche di garantire condizioni di detenzione più umane e sicure”, ha affermato Manna.
La Fp Cgil Polizia penitenziaria evidenzia che, intervenendo con un maggiore impiego delle misure alternative, si potrebbe ridurre considerevolmente il numero dei detenuti al di sotto della soglia massima attuale dei posti letto disponibili, affrontando così uno dei problemi più pressanti del sistema carcerario italiano.
L'incontro si è concluso con una promessa di reciproca collaborazione: “Siamo certi che la sinergia tra il Garante, la nostra Organizzazione sindacale e le Istituzioni competenti possa tradursi in miglioramenti significativi per il sistema penitenziario. Questo incontro rappresenta un passo avanti verso un modello di detenzione più coerente e funzionale rispetto al dettato costituzionale, capace di promuovere efficacemente il reinserimento nella società delle persone detenute”, ha aggiunto Manna.
La Fp Cgil Polizia penitenziaria rimane impegnata nel dialogo e nella cooperazione con tutte le parti interessate, per sviluppare e implementare soluzioni sostenibili che rispondano alle esigenze del sistema penitenziario e contribuiscano al benessere della società nel suo insieme.