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La Fp Cgil annuncia ufficialmente che non prenderà parte alle celebrazioni previste per l'anniversario dei 207 anni del Corpo di polizia penitenziaria sia a livello nazionale, sia nelle cerimonie regionali. La Fp Cgil, Polizia penitenziaria, dirigenza e funzioni centrali, esprime con fermezza la posizione dell'organizzazione sindacale: “Non abbiamo nulla da festeggiare. Punto”.
Questa decisione viene presa in un contesto di crescente preoccupazione per le condizioni di lavoro e la sicurezza del personale. Solo nel corso dell'ultimo anno, gli uomini e le donne che servono con dedizione la Polizia Penitenziaria hanno subito oltre 10.000 aggressioni, una cifra allarmante che mette in luce le sfide e i pericoli quotidiani affrontati da questi servitori dello Stato.
I coordinatori Manna, Ciavarella e Mascagni sottolineano il tragico evento di un collega in servizio nel penitenziario di Ariano Irpino che, due giorni fa, ha commesso l’estremo gesto di togliersi la vita. Sebbene le cause esatte siano ancora in fase di indagine, è presumibile che alla base del gesto via sia una forte percentuale di stress correlato al lavoro su individui già sottoposti a una pressione estrema.
“In rispetto dei sacrifici delle donne e degli uomini della Polizia penitenziaria, dirigenza penitenziaria e funzioni centrali che ogni giorno si impegnano per garantire la sicurezza dei cittadini, scegliamo di non partecipare alla festa del Corpo che si terrà a Roma in piazza del Popolo in data 11 marzo”.
Questa assenza “è un gesto di dissenso contro le politiche attuali del sistema penitenziario, che mettono a rischio la salute e la sicurezza di tutti i Lavoratori e le Lavoratrici dell’Amministrazione Penitenziaria”.
Il messaggio è chiaro: è tempo che le promesse si traducano in azioni concrete. Finora, le risposte dell'amministrazione si sono limitate a proclami senza seguito, senza affrontare realmente le problematiche del sistema penitenziario.
Concludono i rappresentanti della Fp Cgil: “Non è sufficiente indossare la divisa della Polizia Penitenziaria per raccogliere voti. È il momento che il ministro Nordio con competenza sul sistema penitenziario e tutto il suo staff inizino a lavorare concretamente per il benessere di chi quotidianamente si sacrifica in nome della sicurezza pubblica. Abbiamo bisogno di azioni, non di parole”.
La Fp Cgil resta fermamente impegnata a rappresentare e difendere gli interessi e la sicurezza del suo personale, continuando a sollecitare l’attenzione e l'impegno delle istituzioni a tutti i livelli.