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I medici di medicina generale della Fp Cgil aderiscono allo sciopero del 17 novembre proclamato da Cgil e Uil”. Lo si legge in una nota del coordinamento nazionale Fp Cgil MMG.
"Ancora inquadrati come libero professionisti a servizio del pubblico, senza tutele contrattuali, senza diritti e troppo spesso denigrati dall'opinione pubblica - si osserva - condividiamo pienamente le motivazioni dello sciopero del 17 novembre 2023 e aderiamo convintamente. Lo facciamo anche per contestare l'attuale rapporto di lavoro che di fatto ci isola dal sistema, ostacola una presa in carico delle persone, integrata nei servizi sanitari territoriali. Aderiamo perché crediamo nel valore dei servizi pubblici contro i modelli incentrati sul singolo professionista più che sulla cittadinanza”.
"Non è più tollerabile - si osserva - accettare passivamente scelte politiche che mirano allo smantellamento del servizio sanitario nazionale e al taglio progressivo della spesa sanitaria, rendendolo così non capace di rispondere ai bisogni dei cittadini lasciando come unica alternativa la privatizzazione che garantisce la cura solo ai ricchi”.
“Chiediamo - si legge ancora nella nota del coordinamento nazionale Fp Cgil MMG - la salvaguardia dell’art. 32 della Costituzione Italiana attraverso investimenti sul personale mediante stabilizzazioni, assunzioni stabili e una reale presa in carico del problema delle liste di attesa. Protestiamo contro un sistema di cure garantito dal fattore denaro, dove il diritto alla salute è proporzionale alla capacità di spesa. Disapproviamo ogni progetto di autonomia differenziata, affinché non si abbia un paese a corrente alternata ma i diritti siano garantiti per tutti, in egual misura. Aderiamo allo sciopero generale nazionale del 17 novembre per contrastare le scellerate politiche economico-sociali del governo (salari, ccnl, precariato, riforma delle pensioni), per difendere le pubbliche amministrazioni e tutelare i servizi pubblici essenziali per tutti i cittadini”, conclude la nota.