“L’Arpab non può trasformarsi in un’agenzia ‘precaria’. Per puntare a un reale rilancio deve ritrovare una strutturalità organizzativa e di personale. Lo affermano in una nota Giuliana Pia Scarano, segretaria generale della Fp Cgil Potenza, e Lucia Summa, Rsu Cgil. “Dopo il tentato colpo di mano nel Consiglio regionale del 27 settembre scorso, quando con un emendamento dell’ultima ora si è tentato di prorogare fino al 30 giugno 2020 i contratti in somministrazione, si consuma anche nella delegazione trattante dell’ente un ulteriore strappo”, affermano le due sindacaliste.
“Ancora una volta – si legge nella nota – il direttore dell’Arpab, mistificando le diverse posizioni espresse dalle organizzazioni sindacali e dalle Rsu presenti e sulla base di un'asserita maggioranza al tavolo, proroga arbitrariamente i contratti in somministrazione di ulteriori nove mesi, ovvero fino al 30 giugno 2020. E lo fa – aggiungono Scarano e Summa – perfino provando a mettere il bavaglio alla Cgil nella verbalizzazione del proprio dissenso. Di qui la scelta di lasciare il tavolo, ritenendo che non fossero più garantite le condizioni per un confronto paritetico, al contrario di altre sigle che, partendo da una posizione ‘fittiziamente’ più arretrata, hanno ritenuto di continuare a legittimare il tavolo”.
A tutt’oggi, “non è stato adottato il nuovo piano dei fabbisogni 2019-2021 e solo di recente sono state avviate le procedure concorsuali riferite alle cessazioni intervenute nel 2018. È assolutamente necessario – per la Fp Cgil – che venga adottato entro tempi brevi il nuovo piano dei fabbisogni del personale 2019-2020 utilizzando tutti gli spazi per le assunzioni, bandire concorsi e assumere a tempo indeterminato le figure professionali necessarie in materia di controlli e di analisi di matrici ambientali, ricorrendo a forme di reclutamento aggiuntivo di lavoro flessibile solo nei limiti consentiti dalla legislazione e dal contratto collettivo nazionale del lavoro. Non si può continuare a utilizzare la carenza di personale per derogare norme di legge e contrattuali”, concludono.