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Prosegue la mobilitazione di migliaia di fonici, trascrittori e stenotipisti forensi che il 19 marzo hanno scioperato in tutta Italia per chiedere, ancora una volta, un confronto sindacale per affrontare le difficoltà di chi lavora nel servizio di documentazione degli atti processuali al ministero della Giustizia.
La protesta ha finalmente ottenuto l’attenzione del ministero della Giustizia che ha ricevuto le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti. È quanto si apprende da una nota.
L’obiettivo, da parte sindacale, è la salvaguardia dei livelli occupazionali e il superamento della condizione di precarietà delle lavoratrici e dei lavoratori in appalto da troppi anni, soprattutto in considerazione della delicatezza del servizio che svolgono con competenza e professionalità.
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti chiedono inoltre il superamento della confusione e delle incertezze legate all’attuazione della Riforma Cartabia; il mantenimento dei livelli occupazionali e salariali attuali; la concretizzazione della prospettiva dell’assorbimento di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori dell’appalto, attraverso il formale avvio della procedura di internalizzazione; l’apertura di un tavolo permanente di confronto presso il ministero.