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"Il precariato interessa in modo pesante anche le Fondazioni lirico-sinfoniche. Temiamo che le parole espresse dal ministro, in audizione al Senato, non si traducano in una reale riduzione di questo fenomeno che mina la qualità delle produzioni che devono basarsi sulla stabilità come aveva già indicato il maestro Toscanini, che aveva individuato proprio nella stabilità l’elemento fondamentale per la qualità dello spettacolo". Così dichiara Emanuela Bizi, segretaria nazionale Slc Cgil che annuncia il presidio di protesta dei lavoratori delle Fondazioni il 15 luglio davanti al Mibac, via del Collegio Romano 27, dalle ore 10 alle ore 12.30.
"Corpi di ballo ormai residuali, orchestre in cui il professore di musica non sa chi si siederà al suo fianco, prove ridotte per risparmiare, tecnici serali che lavorano tutto il giorno ma sono precari, laboratori scenografici sempre più vuoti e in dismissione per arrivare financo agli amministrativi che lavorano da precari da moltissimi anni - denuncia Bizi -. Se non si modificheranno le norme del DL 95/2019 in sede di conversione in legge, se non si troveranno risorse per la stabilizzazione sarà tutto un bluff e il precariato dilagherà ulteriormente."
Inoltre il decreto non esaurisce le problematiche delle Fondazioni liriche. "Un ccnl sottoscritto nel lontano 2014 non ha ancora ottenuto le autorizzazioni della Corte dei Conti. Perché? E’ un ccnl a costo zero, chiede soltanto di trasferire parte della contrattazione di secondo livello nel primo livello, anche per impedire le incursioni del legislatore che in questi anni ha inteso risolvere la crisi agendo sui diritti e sui salari dei lavoratori".
Per questo le sigle "hanno organizzato un presidio di protesta dei lavoratori dipendenti dalle Fondazioni il 15 luglio prossimo davanti al Mibac, via del Collegio Romano 27 dalle ore 10 alle ore 12.30", conclude la sindacalista.