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Affrontare la crisi che coinvolge l'Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) e oltre 800 lavoratori della Fondazione Santa Lucia. Questo l'obiettivo del presidio organizzato da Cgil e Fp Cgil Roma Lazio per il 6 agosto, alle 16. I sindacati saranno in piazza assieme alle lavoratrici e ai lavoratori, in concomitanza dell’incontro con il ministero delle imprese e del Made in Italy.
La struttura riabilitativa di Roma, fiore all'occhiello della sanità laziale, rischia di chiudere i battenti a causa di un enorme dissesto economico. Sulle sue casse pesa un debito di oltre 300 milioni di euro, quando la produzione media d’impresa per anno si aggira sui 100 milioni. Il rischio di un ridimensionamento resta dunque concreto, e potrebbe portare a una drastica diminuzione della qualità dell’assistenza e decisi tagli al personale.
“Dopo le affermazione della direzione generale della Fondazione sulle mancate garanzie rispetto a posti di lavoro, salari e prestazioni all’utenza - affermano infatti i sindacati in una nota - è evidente la necessità di un forte impegno da parte del Governo e della Regione Lazio affinché non siano le lavoratrici e i lavoratori, né i cittadini bisognosi di cure a pagare il prezzo di anni di cattiva gestione”. Anni che hanno prodotto “una crisi senza precedenti”, e che mettono a rischio fallimento “un’eccellenza nazionale nel campo della neuroriabilitazione e della ricerca nelle neuroscienze”.
Durante l’incontro Cgil e Fp avanzeranno la proposta di “rendere la fondazione un soggetto pubblico del Servizio sanitario, come richiesto anche dai lavoratori del Santa Lucia, che negli scorsi hanno lanciato una petizione a sostegno di questa soluzione che ha già raccolto oltre 17.000 adesioni”. Senza una risposta concreta, avevano già fatto sapere nelle scorse settimane i sindacati, “partirà la mobilitazione”.