Presso l’abbazia della Madonna di Ripalta, nel foggiano, la posa della pietra con incisi i nomi dei 12 lavoratori agricoli morti il 6 agosto 2018 in un tragico incidente stradale. Erano stipati in un furgone che li riportava a casa dopo un’intera giornata a raccogliere pomodori nei campi, sotto il sole. “Tragedie che non devono più accadere, tragedie che si ripetono con sconcertante regolarità, che possono e devono essere evitate”, dichiara il segretario nazionale della Flai Cgil Giovanni Mininni. All’evento hanno preso parte il sindaco del Comune di Lesina, Primiano Leonardo Di Mauro; don Michele Di Leo; il segretario generale della Cgil di Foggia, Gianni Palma; il segretario generale della Flai Cgil Puglia, Antonio Gagliardi, il segretario generale della Flai Cgil Foggia, Giovanni Tarantella; il segretario della Flai Cgil nazionale, Giovanni Mininni. Nell’occasione l’attore Michele D’Errico ha presentato un reading dedicato alla tragedia ricordata oggi, protagonista Giuseppe Di Vittorio.
Le Brigate del lavoro portano in campo i diritti. Può sembrare un gioco di parole ma non lo è, più di 10 mila chilometri sono stati percorsi negli sconfinati terreni agricoli della Capitanata. Migliaia di incontri con lavoratrici e lavoratori di tante nazionalità diverse, compresi naturalmente gli italiani. Sindacalisti della Flai giunti da tutto il paese hanno fornito informazioni su diritti e tutele, pettorine catarifrangenti e bricchi d’acqua, bene essenziale con le temperature che in questi giorni superano i 40 gradi.
E allora si procede anche alla verifica del rispetto dell’ordinanza regionale che vieta il lavoro dalle ore 12 alle ore 16.30. “La Flai Cgil c’è, nel solco di una lunga storia che nel sindacato di strada ha sempre visto un’occasione per difendere e irrobustire i diritti di chi quotidianamente lavora la terra – spiega Mininni – seguendo gli insegnamenti di Giuseppe Di Vittorio, che per decenni fu impegnato in queste terre. Dunque sindacato di strada ieri, oggi e anche domani”.
Con l’aumento dei controlli si scoprono invariabilmente nuove sacche di lavoro nero e lavoro grigio, di sfruttamento e caporalato. “Effetti collaterali di una legge criminogena come la Bossi-Fini e di un decreto flussi che si è rivelato strumento insufficiente e per di più dannoso. Dobbiamo cancellare queste leggi, questa vera e propria fabbrica di invisibili”.
Il 26 luglio a Manfredonia la manifestazione conclusiva di questa edizione di “Diritti in campo – Brigate del lavoro”. Dalle ore 18.30 presso il chiostro del Comune di Manfredonia si terrà un dibattito dal titolo “Agire i diritti, praticare l’accoglienza”, che vedrà la partecipazione del Prefetto di Foggia, Maurizio Valiante; dell’Arcivescovo di Manfredonia, Franco Moscone; del sindaco di Manfredonia, Domenico La Marca; del segretario generale della Flai Cgil nazionale, Giovanni Mininni; della segretaria generale Cgil Puglia, Gigia Bucci; dei segretari generali della Flai di Puglia e di Foggia, rispettivamente Antonio Gagliardi e Giovanni Tarantella. Coordina il segretario generale della Cgil di Foggia, Gianni Palma.