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Il sindacato dei giornalisti difende lo sciopero di Cgil e Uil. La giunta esecutiva della Fnsi, riunita oggi a Roma, "esprime sostegno e vicinanza" alle due confederazioni sindacali che sono scese in piazza contro la manovra economica del governo Draghi. L'associazione ricorda che "il diritto di sciopero è garantito dalla Costituzione. La proclamazione di uno sciopero generale non può mai essere considerata un atto eversivo. Le ragioni di una mobilitazione possono anche non essere condivise da tutti, ma a nessuno può essere consentito di additare le organizzazioni sindacali dei lavoratori, che esercitano libertà e diritti costituzionali, come forze che agiscono contro l'interesse del Paese".
"Richiamare l'attenzione - prosegue la nota -, anche con il ricorso allo sciopero generale, sulle troppe diseguaglianze che stanno dilaniando il mondo del lavoro e il tessuto sociale del Paese è un atto necessario e doveroso. Chi afferma il contrario, dimentica che il lavoro è il fondamento della Repubblica italiana. Denunciare i danni della precarietà dilagante, porre l'accento sull'aumento delle povertà e sulla crescita delle aree di disagio significa stimolare la politica a recuperare il valore e il senso più autentico del lavoro e a mettere in campo politiche di inclusione e di riduzione delle diseguaglianze".