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Non è sensazionalismo e neanche infatuazione per uno slogan. Il commento durissimo della Flc Cgil Lombardia, “quando è lo Stato ad essere fuorilegge”, sintetizza perfettamente la situazione dei precari della scuola, assunti per l’emergenza covid e non pagati. Insegnanti e personale Ata, gli amministrativi, i tecnici e gli ausiliari che fanno funzionare i nostri istituti, stanno lavorando da ottobre scorso, con contratti a tempo determinato, in Lombardia come nel resto del Paese, al fine di coprire i posti aggiuntivi assegnati per gestire la didattica e la sicurezza nelle scuole, vista la situazione legata all’emergenza Covid, ma non percepiscono stipendio da novembre dello scorso anno. Alcuni hanno ricevuto solo parte degli stipendi.
“Ministero dell’Istruzione e ministero dell’Economia, per loro inefficienza e incompetenza – ci dice Tobia Sertori, segretario generale della Flc Cgil Lombardia – fanno ricadere le loro inadempienze sui lavoratori, già in condizione di precari al servizio dello Stato”.
Servitori dello Stato, pronti a lavorare in un momento di grande rischio, nel solito quadro di estrema precarietà. Persone che ricevono lo stipendio con tre, quattro mesi di ritardo. Che per rispondere alla chiamata, come spesso accade, si sono dovute trasferire altrove, hanno dovuto pagare affitti, viaggi, nuovi abbonamenti di trasporto pubblico locale, spesso ricorrendo a prestiti o al welfare familiare.
“Inammissibile, vergognoso – commenta Tobia Sertori –. Non finisce qui, oltre al danno, la beffa. Chi ha percepito la prima busta paga, quella di ottobre, a gennaio, ha subito anche una penalizzazione dovuta a una regola fiscale che impone la tassazione separata su uno stipendio dell’anno precedente ricevuto l’anno successivo. Il tema vero è che i ministeri, anziché assegnare alle singole scuole dei posti in organico, come succede di solito, hanno assegnato loro risorse economiche. Avendo fatto male i calcoli degli stipendi, tuttavia, hanno dato il via a questa confusione. In pratica non sapevano quale fosse l’importo reale delle retribuzioni, avevano sbagliato il conto. Una situazione assurda”.
Quanti sono i lavoratori coinvolti in Lombardia e cosa succederà? “Da noi sono almeno 9mila. La Flc sta operando azione e pressione sui ministeri affinché vengano sanati urgentemente ritardi ed errori. Siamo riusciti a ottenere emissioni speciali da parte del Tesoro ma non ancora sufficienti per i supplenti docenti e non docenti sui cosiddetti posti Covid. La prossima emissione speciale dovrebbe esserci il 19 febbraio e dovrebbe essere risolutiva. Resta il fatto – ci dice Tobia Sertori – che un contratto lo si deve onorare sempre, ancora di più quando è lo Stato che lo sottoscrive. Il lavoro si paga e lo si paga come previsto dal contratto nazionale e nei tempi dovuti, non dopo mesi. È un diritto sacrosanto”.