Definire e condividere al più presto il piano operativo strategico per Sviluppo Italia. È l’indicazione fornita dalla Cgil in occasione dell’incontro del 13 giugno scorso presso il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali per dirimere una serie di questioni inerenti in particolare la mission istituzionale nonché gli assetti statutari, organizzativi e strategici di Sviluppo lavoro Italia, che è destinata a riprendere e portare avanti l’esperienza di Anpal servizi, come importante punto di raccordo tra il ministero del Lavoro stesso, le Regioni e le Province autonome.

In un comunicato la Fisac Cgil dichiara inoltre che “la rapida trasformazione digitale in atto e la conseguente trasformazione del lavoro impongono strategie coordinate per promuovere l’inclusione sociale e lavorativa. Ed è proprio per questo che in sede di incontro la Cgil, rappresentata da Rossella Marinucci, insieme alle altre due Confederazioni, ha reiterato con fermezza la richiesta “di definire e condividere in tempi stretti il Piano operativo strategico per l'agenzia, che ne individui compiti e ruolo nella attuazione delle politiche ministeriali, e di procedere alla definizione del nuovo Statuto, del nuovo Cda e alla costituzione del Comitato strategico, composto dalle Parti sociali, satoriali e istituzionali”.

A rappresentare la Fisac, Bruna Belmonte della segreteria nazionale, e il coordinatore delle Rsa, Luca Meneguzzo, i quali ribadiscono con forza che “conoscere in tempi brevi quali saranno i mandati e le funzioni di Sviluppo lavoro Italia è dirimente per poter portare avanti la trattativa per il rinnovo del Ccal, con particolare riferimento alle declaratorie, al sistema di inquadramento e alle figure professionali; oltre a essere evidentemente fondamentale nel quadro più complessivo per riqualificare le politiche attive del lavoro per lo sviluppo del nostro Paese”.

La trasformazione digitale in atto, sottolinea ancora Bruna Belmonte, “velocizzerà il lavoro in sé, e al contempo velocizzerà anche l’evolversi delle competenze, poiché essendo il mondo della tecnologia in costante evoluzione, anche le competenze digitali sono destinate a mutare con estrema rapidità e la formazione continua sarà sempre più importante per aggiornare e far crescere costantemente le lavoratrici e i lavoratori”. In conclusione, per Marinucci, Belmonte e Meneguzzo, “è indispensabile che Sviluppo Lavoro Italia riprenda il suo ruolo, non solamente di assistenza tecnica, ma progettuale e propulsivo, per tutte quelle attività che il Ministero del lavoro dovrà mettere in campo in tema di politiche attive”.