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“Le lavoratrici, i lavoratori e il sindacato sono stati protagonisti di quei risultati economici e sociali che hanno caratterizzato la storia della cooperazione del credito, in particolare nell’ultimo periodo dove il settore è stato attraversato da una fase di enorme trasformazione. Vanno per questo preservate buone relazioni sindacali, mettendo al centro il rinnovo del contratto nazionale”. Così la segretaria generale della Fisac Cgil, Susy Esposito, commenta la relazione del presidente di Federcasse, Augusto Dell'Erba, in occasione dell’assemblea annuale.
“Accogliamo con favore - prosegue la dirigente sindacale - il ruolo del credito cooperativo per i territori, in ragione dell’unicità e della specificità del settore. La prossimità, la presenza, una modalità di fare credito vicina al territorio e ai suoi bisogni, sono un segno caratteristico del credito cooperativo, interpretando correttamente le indicazioni costituzionali e contribuendo ad alimentare temi quali inclusività, stabilità e riduzione delle diseguaglianze, come autorevolmente riportato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso del suo intervento. Quanto alla disciplina europea bancaria - aggiunge -, condividiamo la posizione di Federcasse con l’auspicio che la revisione delle norme sia adeguata alla missione e alla dimensione delle banche del credito cooperativo”.
Inoltre, prosegue la segretaria generale della Fisac Cgil, “buona comunità si declina anche in buone relazioni sindacali. In queste ultime, il contratto collettivo nazionale di lavoro continua a rappresentare un valore fondamentale per governare insieme il settore, preservarne le specificità, valorizzare il ruolo delle lavoratrici e dei lavoratori. Per queste ragioni occorre lavorare per un rinnovo che risponda ai temi del salario, dei diritti, delle tutele e del governo delle trasformazioni, a partire da quelle sociodemografiche, digitali e ambientali”, conclude Esposito.