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Nei giorni scorsi il Tribunale di Firenze ha annullato il licenziamento di un docente della Lorenzo de’ Medici, allontanato per aver svolto attività sindacale, condannando il datore di lavoro alla reintegra del dipendente. “Gli avvocati del lavoratore, Massimo Capialbi e Arnaldo Dettori – spiega la segretaria generale della Flc Cgil, Paola Pisano – hanno chiesto al giudice di accertare la natura discriminatoria e ritorsiva del licenziamento intimato al proprio dipendente dall’istituto privato di Firenze. L’azienda contestava al docente di aver inviato ai propri colleghi, sulle loro caselle di posta elettronica aziendale, l’invito a partecipare a un'indagine promossa, tra gli altri, dalla Flc Cgil, per approfondire le condizioni lavorative nei programmi Study Abroad a Firenze e in Toscana, articolando in maniera piuttosto fantasiosa i motivi per cui tale gesto avrebbe pregiudicato i rapporti tra datore di lavoro e lavoratore in modo così grave da legittimare il licenziamento in tronco”.
“La giudice ha accolto il ricorso – continua Pisano – dichiarando nullo, perché discriminatorio, il licenziamento e ha condannato Lorenzo de’ Medici s.r.l. a reintegrare il lavoratore, a risarcire il danno causato dalla mancata retribuzione e a sostenere tutte le spese della lite”.
Nella sentenza si rileva come la comunicazione su temi sindacali e di lavoro tra colleghi non necessiti di alcuna autorizzazione da parte né del datore di lavoro né dei colleghi; il licenziamento è quindi giudicato discriminatorio perché comminato per punire il lavoratore per aver svolto attività sindacale in azienda, e questa valutazione è rafforzata dal fatto che Lorenzo de’ Medici, per contrastare l’attività sindacale, aveva sottoposto a provvedimento disciplinare tutti i colleghi dello stesso dipartimento del lavoratore illegittimamente licenziato.
“Questa sentenza è importantissima per la Flc Cgil di Firenze – conclude la segretaria Pisano – che, a seguito del rafforzamento della propria azione sindacale nei settori privati della conoscenza, si è trovata più volte a dover tutelare i propri iscritti e i propri rappresentanti sindacali aziendali da comportamenti dei datori di lavoro volti a inibire l’attività sindacale presso i loro istituti: siamo in attesa infatti dell’esito di un altro processo per il licenziamento di uno dei nostri Rsa presso International School of Florence, licenziamento che anche in questo caso, a nostro avviso, è legato all’attività di tutela esercitata da nostro rappresentate in azienda”.