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“Le lettere di licenziamento arrivate alle lavoratrici e ai lavoratori di Trasnova sono la conferma che siamo entrati nella fase più dura della crisi del settore automotive che come Fiom denunciamo da anni. Oltre a queste, infatti, sono poi giunte le lettere di licenziamento per 101 lavoratrici e lavoratori della Logitech che opera negli stessi siti di Stellantis”. Lo comunica Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom Cgil e responsabile settore mobilità in una nota.
Martedì 10 dicembre al Mimit è convocato il tavolo su Trasnova, “in quella occasione - continua - misureremo se Stellantis ha responsabilità sociale, finora solo dichiarata, e il Governo dovrà passare dalle parole ai fatti”. Per la Fiom, le lettere di licenziamento devono essere ritirate, a fronte di un nuovo contratto tra la multinazionale e Trasnova: “La lotta delle lavoratrici e dei lavoratori ha fatto emergere una situazione generale di tutto il settore automotive che sta soffrendo terribilmente e che deve essere messo in sicurezza con garanzie poste da Stellantis e interventi del Governo che invece ha tagliato il fondo automotive dell’80%”.
La vertenza delle lavoratrici e dei lavoratori di Trasnova rischia infatti di essere solo la prima di una serie di crisi delle aziende dell’indotto e della componentistica che, solo nei prossimi 4 mesi, rischia di vedere oltre 4000 lavoratrici e lavoratori nelle loro stesse condizioni a fronte della scadenza degli ammortizzatori sociali. “La Presidente del Consiglio non può continuare ad ignorare la situazione - conclude Lodi - , ma deve convocare le parti a Palazzo Chigi”.