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Fiom Cgil, Fim Cisl e UIlm Uil hanno indetto per venerdì 7 maggio uno sciopero di due ore (le ultime di ogni turno) e un presidio delle Rsu presso la Prefettura dalle ore 10 alle 12, al fine di rivendicare una maggiore sicurezza sul lavoro. Una reazione all'ultima vittima, l'operaio di Busto Arsizio, Christian Martinelli, che ha perso la vita schiacciato da una fresa industriale. La protesta della provincia lombarda si svolgerà nelle stesse ore in cui incroceranno le braccia i lavoratori di Prato, dove è stato deciso uno sciopero generale di quattro ore in seguito alla morte dell'operaia tessile di 22 anni, Luana D'Orazio, stritolata da un macchinario.
"Sono giorni terribili: solo due giorni dopo la morte di Luana, operaia tessile di 22 anni a Prato e mamma di un bambino di cinque anni, oggi è morto Christian, operaio metalmeccanico della Bandera di Busto Arsizio e papà di due bambine", scrivono i sindacati metalmeccanici varesini: "Mentre la pandemia continua a fare vittime, le persone continuano a morire sul lavoro, lasciando affetti, famiglie e amicizie. Tutto questo è inaccettabile e ingiusto, soprattutto dopo un anno in cui – per contrastare il virus - l’impegno per la salvaguardia della salute nei luoghi di lavoro è stato massimo, con protocolli, regole, interventi che hanno protetto la salute e la vita di tanti lavoratori. Tutto è ancora più amaro, perché ci rendiamo conto che l’impegno profuso in questi mesi non riesce a evitare le morti di lavoratrici e lavoratori, che continuano ad avvenire per motivi che non sono il Covid".
Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil di Varese nel 2018-2019 hanno coinvolto oltre 6 mila lavoratori in un'indagine sulla sicurezza sul lavoro. Quasi il 40% dichiarava di “non lavorare sempre in sicurezza”. I sindacati metalmeccanici chiedono "più ispezioni nei luoghi di lavoro, un maggior controllo dei ritmi, più formazione e attenzione sono le cose che i lavoratori chiedevano in quel questionario per migliorare le condizioni di sicurezza. Per tutto questo dobbiamo continuare a batterci, intervenendo sull'organizzazione e le condizioni di lavoro come fatto nell’ultimo anno per contrastare la pandemia, estendendo questo modello alle condizioni di sicurezza complessive e partecipando alle nostre iniziative".