La aziende che svolgono attività non essenziali devono chiudere e i dipendenti devono poter stare a casa. Lo ricordano le organizzazioni sindacali dei metalmeccanici, Fiom, Fim e Uilm Lazio, proclamando lo sciopero generale di otto ore per turno o della giornata lavorativa per mercoledì 25 marzo di tutti i lavoratori e le lavoratrici, tranne che per le attività direttamente collegate all’emergenza Covid-19.
“Il decreto del governo, subendo le pressioni di Confindustria, ha definito i settori indispensabili che possono continuare le attività nei prossimi giorni – scrivono i sindacati di categoria in una nota –. Riteniamo che l’elenco sia stato allargato eccessivamente, ricomprendendo anche settori di dubbia importanza ed essenzialità”. Inoltre, fanno notare Fiom, Fim e Uil Lazio, il decreto assegna alle imprese un’ampia discrezionalità, tale per cui per continuare le attività basta una semplice richiesta di autorizzazione alle Prefetture: “Tutte le attività non essenziali debbono essere sospese e rinviate al rientro dell’emergenza e quelle non rinviabili devono vedere i lavoratori dotati dei dispositivi di protezione per operare nella massima sicurezza”.