PHOTO
“Lunedì 26 giugno si è svolta la riunione di Coordinamento Fiom Cgil delle aziende dei poli ‘tecnologico’ e ‘infrastrutture’, controllate di Fincantieri”. A dirlo è Samuele Lodi (segretario nazionale Fiom): “L’appuntamento è stato importante per fare una verifica e una valutazione rispetto alle possibilità di avviare un percorso ‘formale’ di coordinamento sindacale unitario e un successivo coordinamento contrattuale”.
La Fiom pensa che “la strada del coordinamento sindacale e contrattuale sia assolutamente da intraprendere e grazie alla nostra spinta abbiamo ottenuto i due primi incontri dei due poli con Fincantieri. Riteniamo che le eventuali difficoltà ‒ comprensibili data la novità di tale percorso ‒ siano da superare con convinzione e determinazione”.
Il Coordinamento sindacale unitario e la contrattazione di gruppo sono “l’unica scelta da perseguire in un’ottica di miglioramento delle condizioni di lavoro ed economiche delle lavoratrici e dei lavoratori. A maggior ragione alla luce del fatto che come fronte sindacale non si registra, a oggi, una posizione comune. L’azione unitaria deve essere ricercata e costruita, certamente non può essere imposta”.
Prosegue Lodi: “La scelta di chi ritiene non opportuno costruire questo coordinamento, è una scelta certamente legittima ma assolutamente sbagliata. Le strutture sindacali nazionali di Fim, Fiom e Uilm devono sentire la responsabilità di avviare un coordinamento in un’ottica di ulteriore sviluppo delle relazioni sindacali con Fincantieri e di emancipazione delle lavoratrici e lavoratori”.
Per la Fiom, dunque, l’azione sindacale territoriale è “certamente importante per la tutela collettiva delle lavoratrici e dei lavoratori e nessuno può o vuole indebolirla, ma è evidente che lavorare per mettere insieme lavoratrici e lavoratori di tutti gli stabilimenti determinerebbe le condizioni per essere più forti, coesi e autorevoli ai tavoli di trattativa”.
Samuele Lodi così conclude: “La Fiom continuerà ad agire in un’ottica di costruzione del coordinamento, rapportandosi certamente con Fim e Uilm, delegate e delegati fino al superamento degli attuali ostacoli”.