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“L’acquisizione da parte del gruppo Finarvedi della maggioranza delle azioni di Ast può rappresentare un’opportunità di rilancio del settore degli acciai speciali e dell’intera siderurgia italiana”. A dirlo sono Francesca Re David (segretaria generale Fiom Cgil) e Gianni Venturi (segretario nazionale Fiom Cgil e responsabile siderurgia): “L’obiettivo di una cessione del sito ternano che ne preservasse l’integrità produttiva e l’integrazione con le controllate commerciali in Italia, Germania e Turchia, è stato conseguito con Thyssenkrupp che manterrà una quota del 15% in Ast”.
Re David e Venturi chiedono ora l’apertura del “confronto sul piano industriale che confermi le produzioni di eccellenza, i livelli occupazionali, salariali e gli standard di sicurezza per tutte le lavoratrici e i lavoratori diretti, somministrati e dell’indotto”. Per i dirigenti Fiom “si possono trovare nuove opportunità di sviluppo per essere competitivi sui mercati europei e internazionali, collocandosi tra i primi produttori di acciaio a livello mondiale. Siamo sin da subito impegnati affinché questa prospettiva abbia ricadute positive per affrontare le criticità ancora presenti in azienda, tra cui la precarietà e il sistema degli appalti”.
Il sindacato sottolinea la necessità “dell’impegno del governo Italiano e delle istituzioni locali per garantire fattori localizzativi in grado di affrontare le sfide che abbiamo difronte. Bisogna orientare le risorse del Pnrr per rendere la produzione di acciaio inossidabile ancora più compatibile con l’ambiente”. E rimarca che “la fase impone modi di produzione e consumo più sostenibili, oggi possibili attraverso le nuove tecnologie, per dare concretamente soluzioni, non solo a una fabbrica energivora, ma a una intera comunità”.
Francesca Re David e Gianni Venturi così concludono: “Il confronto che si aprirà con la proprietà e le istituzioni, quindi, può rappresentare un modello per l’intero Paese, che ha l’obbiettivo di governare le transizioni ecologica e tecnologica per garantire lavoro di qualità, pur nella competizione globale”.