“Ripristinare e dare seguito a quanto condiviso nel protocollo d’intesa del 30 marzo 2022 per avviarne concretamente i contenuti ed applicarlo senza alcuna eccezione in qualunque impresa operi nel settore della mobilità e del trasporto persone”. Lo chiede la Filt Cgil a seguito degli incontri che si sono svolti oggi presso il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti fra organizzazioni sindacali, istituzioni e associazioni datoriali sul contrasto al fenomeno delle aggressioni al personale del trasporto ferroviario e del trasporto pubblico, sottolineando che “serve una piena assunzione di responsabilità da parte delle aziende titolari dei contratti di servizio e responsabili del personale”.

Secondo la Federazione dei trasporti della Cgil “va posto l’accento sul reiterarsi di episodi di aggressioni alle operatrici e agli operatori della mobilità e del personale front line e sull’urgenza di aggiungere risorse economiche per rendere strutturali interventi di sistema e mirati sia alla prevenzione che alla protezione da atti di violenza, considerando che l’aumento di incidenza del fenomeno oltre alla sua rilevanza sociale, insostenibile ed inaccettabile, ha una gravissima ricaduta su chi opera quotidianamente in un settore delicato, a stretto contatto con l’utenza”.