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Parte dalla necessità di fare chiarezza relativamente a diverse incertezze normative la presa di posizione della categoria della Cgil che si occupa del settore della ristorazione: "L’esigenza – scrive la Filcams – è la definizione tempestiva da parte del governo di un quadro regolativo di riferimento che consenta a sindacati ed imprese di confrontarsi e individuare le soluzioni più idonee, evitando ricorso sistematico a faq, a maggior ragione per problematiche di non semplice gestione. È auspicabile quindi che l’esecutivo dia tempestivamente riscontro alla richiesta di incontro e alle proposte che Cgil, Cisl e Uil hanno provveduto ad inviare in merito".
In una situazione che continua ad essere seria e preoccupante, per Filcams, "buon senso e ragionevolezza devono prevalere nella predisposizione delle misure che in tema di salute e sicurezza diano adeguata tutela a tutti i lavoratori coinvolti: quelli delle mense aziendali e coloro, anch’essi lavoratori, ai quali deve continuare ad esserne garantito l’accesso e la possibilità di consumare il pasto in maniera dignitosa e sicura".
La sigla di categoria conferma la scelta di campo già fatta quando, con largo anticipo rispetto ai termini della discussione che oggi si sta affrontando, ha rivendicato con le altre sigle sindacali e le associazioni datoriali dei diversi settori la priorità vaccinale per i lavoratori del Turismo, dei Servizi e del Commercio. Da questo punto di vista, è imprescindibile la prosecuzione della campagna vaccinale, ma anche dell’attività svolta nei luoghi di lavoro dai Comitati aziendali Covid e nella definizione dei Protocolli per il contenimento del virus che ha visto una forte responsabilizzazione da parte di delegate e delegati. Per questo, ai doverosi chiarimenti sul tema del Green Pass, è necessario valorizzare tale attività non depotenziando ma anzi continuando ad osservare le misure di prevenzione e sicurezza (dai distanziamenti all’uso dei DPI) anche adeguando e rafforzando i Protocolli e gli Accordi in materia, oltre che i controlli.
Secondo la Filcams, "è ad ogni modo la situazione complessiva in cui continua a versare la ristorazione tutta a destare preoccupazione, dalla collettiva alla commerciale: mense aziendali, scolastiche e sanitarie, bar, ristoranti e pubblici esercizi in genere; settore, a vario titolo, tra i primi e più duramente colpiti dalla crisi, per il quale, in assenza di una riforma degli ammortizzatori sociali e degli strumenti di politica attiva, il termine del blocco dei licenziamenti e degli ammortizzatori in deroga, previsto per la fine del mese di ottobre, avrebbe ripercussioni di carattere occupazionale senza precedenti, ancor più per le mense aziendali per le quali non sono previsti ammortizzatori ordinari se non condizionati dall’utilizzo del committente". Anche questa emergenza deve essere affrontata con tempestività a partire dai prossimi incontri tra parti sociali e Governo.