Continuano a essere preoccupanti le condizioni di lavoro nei siti McDonald’s e dei suoi licenziatari nel sud Italia per via delle condizioni di lavoro a temperature molto alte.

Filcams Cgil, afferma la segretaria nazionale Sonia Paoloni, "denuncia con forza le responsabilità dell’azienda McDonald’s e dei suoi licenziatari nei confronti delle condizioni di lavoro a cui sono sottoposti le lavoratrici e i lavoratori all’interno dei propri siti vendita; in questi giorni la situazione sta diventando insostenibile per le condizioni di lavoro condizionate dalle alte temperature che si registrano non solo all’interno delle cucine ma anche in sala, a scapito dei clienti”.

“Emblematico – prosegue – come in un ristorante McDonald’s a Salerno dipendenti e clienti abbiano deciso di lasciare i locali, insieme, in segno di protesta”.

Una situazione insostenibile, che ha visto anche un caso di malore a carico di una lavoratrice in un punto vendita di Salerno, successivamente chiuso proprio per l’impossibilità di ripristinare i condizionatori d’aria, fuori uso da qualche tempo.

“Nonostante le segnalazioni fatte da Filcams alla proprietà – dice – i responsabili dei punti vendita negano ancora l’evidenza. La responsabilità di questa situazione e del tempestivo ripristino delle condizioni ideali di salute e sicurezza dei luoghi di lavoro sono tutti in carico all’azienda che deve intervenire prontamente”.

Da Filcams arriva un invito all’azienda: McDonald’s deve assumersi le proprie responsabilità, nel rispetto sia del codice etico aziendale che della salvaguardia della salute dei lavoratori da parte dei propri licenziatari.

“Tutti temi – conclude la segretaria Paoloni – che saranno anche oggetto della trattativa che si avvierà con McDonald’s per la sottoscrizione del primo contratto integrativo aziendale del gruppo, con l’ipotesi di piattaforma in discussione in queste settimane tra tutti i lavoratori del gruppo”.