"Il 13 e 14 maggio saremo in presidio, dalle 9 alle 14.30, sotto l’assessorato alla Persona, scuola e comunità solidale del Comune di Roma, insieme alle lavoratrici e ai lavoratori delle mense scolastiche comunali, per chiedere ancora una volta che i loro diritti vengano rispettati". Così, in un comunicato unitario Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil e Uiltrasporti di Roma e del Lazio.
"Nonostante la nostra mobilitazione degli ultimi mesi, con scioperi, manifestazioni, presidi e segnalazioni all’Anac – continua la nota –, il Comune di Roma continua a mostrarsi sordo alla richiesta di ritirare il bando di gara della refezione scolastica. Ne abbiamo contestato i contenuti, con molteplici verifiche e ribadiamo il nostro convincimento: il nuovo bando di gara non è sufficiente a garantire l’occupazione e i salari di lavoratori e dei lavoratrici. Il capitolato genererà un contenimento della spesa pubblica, a danno dei bambini e dei loro genitori, che ritroveranno a pagare un servizio scadente, rischi occupazionali e salariali per gli addetti del servizio di ristorazione scolastica (clausola sociale indebolita rispetto al ccnl e al nuovo codice degli appalti), l'aumento dei carichi di lavoro a scapito della qualità del servizio all’utenza".
"Inoltre, favorirà rapporti di lavoro da due ore al giorno, sotto al minimo previsto dal ccnl (tre ore per cinque giorni settimanali) e lederà i diritti sindacali, negando il diritto di assemblea durante l’orario di lavoro e rendendo il diritto di sciopero impraticabile e inefficace. Infine, il capitolato in questione non disciplina il passaggio di circa 174 lavoratori della Multiservizi, a tutt'oggi impiegati come cuochi presso gli asili nido, e non include i circa 330 dipendenti che prestano servizio nelle scuole autogestite introdotte in questa nuova gara. Il Comune di Roma ha avuto un anno di tempo per garantire i diritti dei lavoratori e invece non ha fatto altro che ignorarli. È prevista per il 13 e 14 maggio, infatti, l’apertura delle buste economiche, con conseguente aggiudicazione della gara".