Il 15 dicembre scorso ha chiuso il Tornabuoni Beacci, storico hotel a 4 stelle di via Tornabuoni (13 lavoratori si sono ritrovati 'a piedi' a pochi giorni dal Natale): la chiusura è stata decisa dal veccho gestore (l’immobile è di proprietà del fondo americano Hines, attraverso la Tornabuoni Beacci, 1 Srl).
Stamani a Firenze si è svolto il tavolo dell’unità di crisi in Città metropolitana sulla vertenza (presenti tutte le parti interessate), conclusosi con la firma di un verbale: la Tornabuoni Beacci 1 Srl ha dichiarato di prevedere il mantenimento della funzione d’uso alberghiera e che cercherà un nuovo gestore, con l’obiettivo di riaprire la struttura (che necessita di lavori) negli ultimi tre mesi del 2019.
La Filcams ha proposto un 'diritto di precedenza' all’assunzione per i 13 lavoratori, quando ci sarà il nuovo gestore: la Tornabuoni Beacci 1 Srl si è presa l’impegno di rappresentare tale istanza al nuovo gestore, “quale segno di interesse verso la città di Firenze e la valorizzazione del territorio”.
“Si tratta di un impegno politico e giuridico di grande importanza, sul quale vigileremo: in questa città, spesso la rendita e la speculazione hanno colpito il lavoro, basti vedere i casi Giacosa e Giubbe Rosse. In questo caso, s'inverte la tendenza: una proprietà immobiliare presenta un piano industriale e s'impegna a tutelare il lavoro e l’impatto sociale”, ha detto Maurizio Magi, Filcams Firenze, che fin dal 15 dicembre scorso aveva chiesto continuità occupazionale e dell’attività alberghiera.
"Il tavolo di crisi sulla vertenza resterà aperto nei prossimi mesi e dovrà essere garante degli accordi presi oggi”, ha concluso il dirigente sindacale.