L’obiettivo sono 1.300 uscite, ma si può arrivare fino a 1.800. E saranno comunque tutte volontarie. Questo il succo dell’accordo tra Fibercop, la società di proprietà di una cordata guidata dal fondo americano Kkr che possiede la rete fissa di Tim e conta attualmente circa 20 mila dipendenti (con un’età media di 53 anni), e i sindacati di categoria Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl telecomunicazioni.

L’accordo, siglato giovedì 26 settembre, prevede uno scivolo di cinque anni per raggiungere la pensione. Stiamo parlando della “isopensione”, prevista dall’articolo 4 della cosiddetta legge Fornero (la 92 del 2021): una prestazione di accompagnamento alla pensione, erogata a totale carico del datore di lavoro ai dipendenti a tempo indeterminato e ai dirigenti in esubero, nell'ambito di processi di ristrutturazione, crisi, riorganizzazione aziendale, riduzione o trasformazione di attività lavorative. Una misura già usata da grandi aziende (come Enel, Eni, Tim, Terna e Leonardo).

La Fibercop, nata formalmente il 1° luglio scorso e impegnata a completare lo sviluppo della fibra ottica nel nostro Paese (con un piano di investimenti di otto miliardi di euro), utilizza l’isopensione per la prima volta. Potranno accedervi tutti quei lavoratori che matureranno i requisiti per la pensione di vecchiaia (67 anni di età) o quella anticipata ordinaria (41 anni e dieci mesi di contribuzione per le donne; 42 anni e dieci mesi per gli uomini) entro il 28 febbraio 2030.

Passiamo alle tempistiche. Venerdì 27 settembre sono partite le comunicazioni ai dipendenti interessati, la scadenza per l'adesione volontaria è fissata al 13 ottobre prossimo. In dicembre sono previste la risposta certificata dell’Inps e la gestione dei colloqui individuali. In febbraio, secondo i piani, dovrebbero dunque avvenire le uscite.

Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl telecomunicazioni hanno legato questo accordo a un piano industriale di sviluppo della nuova società che dovrebbe essere pronto già per la fine dell’anno. Da segnalare che l’intesa ha riguardato anche il premio di produttività: la prima parte è stata pagata da Tim, mentre la seconda spetterebbe a Fibercop e dovrebbe essere pari a 1.450 euro parametrati al quinto livello.