Il 22 e 23 gennaio si voterà per i rappresentanti sindacali di FiberCop, tra le più importanti aziende italiane che operano nel mercato delle infrastrutture di rete. Nei giorni seguenti toccherà invece ai lavoratori di Tim esprimersi per scegliere i propri delegati sindacali. Nel corso di una partecipata assemblea sindacale, il segretario generale della Slc Riccardo Saccone, Maurizio Landini e il numero uno della Cgil Roma e Lazio Natale Di Cola, hanno incontrato i lavoratori di Fibercoop e Tim, per condividere l’importanza e l’urgenza di un voto che sia il più possibile partecipato. “Andare a votare per non sentirsi soli e scegliere chi ci mette la faccia per tutelare i diritti di tutti” ha detto il segretario generale della Cgil, invitando a una grande partecipazione.
12 FEBBRAIO IL TAVOLO MINISTERIALE
Il rinnovo dei rappresentanti dei lavoratori e delle lavoratrici arriva in un momento molto delicato per il settore, colpito da una crisi che – come più volte sollecitato dal sindacato – richiede l’attenzione di un tavolo ministeriale. Il 12 febbraio, infatti, è in calendario l’incontro con i ministri del Made in Italy e del Lavoro. L’altro tema centrale è quello del rinnovo del contratto, scaduto da due anni, che la Slc chiede di rinnovare con urgenza. “C’è in gioco il futuro di un’azienda come la Tim, la cui frammentazione noi abbiamo avversato in tutti i modi – spiega Riccardo Saccone – perché non fa gli interessi del paese né quello dei lavoratori”. Per Natale Di Cola, segretario generale della Cgil Roma e Lazio, il messaggio venuto fuori con forza dall’assemblea è che va amplificata il più possibile la voce delle lavoratrici e dei lavoratori di due tra le aziende più importanti per il paese e per la capitale.
LA GIUSTA RETRIBUZIONE
Tra le principali battaglie dei mesi futuri ci sarà quella per la giusta retribuzione. “Dopo anni di fenomeni inflattivi che hanno depotenziato il potere di acquisto delle lavoratrici e dei lavoratori – si legge in una nota della categoria - non sono oltremodo rinviabili avanzamenti della contrattazione che la riconoscano. La contrattazione collettiva deve essere lo strumento per potenziare il salario”. La riduzione di orario di lavoro a parità di salario e la settimana corta, secondo il sindacato, non possono rimanere delle chimere. “In assenza di una legge dello stato che promuova questa modalità della organizzazione del lavoro, la contrattazione può svolgere un ruolo fondamentale”.
IL LAVORO AGILE
Tra le questioni aperte, anche quella del lavoro agile, che è stato oggetto di rivendicazione sindacale per diversi anni con le aziende del settore delle telecomunicazioni, alcune totalmente contrarie all’avvio di sperimentazioni. “Slc Cgil promuove modelli di smart working strutturali – prosegue la nota- che facciano diventare il lavoro da remoto una parte integrante della organizzazione del lavoro”.
CONNETTIVITÀ DIRITTO UNIVERSALE
Nel settore delle telecomunicazioni, infine, i lavoratori e le lavoratrici sono al tempo stesso clienti, consumatori, fruitori della rete. Ma nel nostro paese l’accesso alla rete veloce, pur essendo un bene imprescindibile e necessario, continua a generare disuguaglianze di ordine economico e sociale. “Slc Cgil si batte da anni – conclude la categoria - affinché si superi il digital divide, che rappresenta motivo di spopolamento delle aree interne, dove viene negata la possibilità alle aziende di investire per la realizzazione di realtà produttive, e viene limitato l’accesso al lavoro agile per le lavoratrici ed i lavoratori”.