Ferriera di Servola: questa mattina (11 settembre) il presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia, Fedriga, ha comunicato a Fim, Fiom, Uilm e Cgil, Cisl e Uil di aver preso atto della volontà di procedere alla chiusura dello stabilimento, come dichiarato da Arvedi sulla stampa. "Per quanto ci riguarda è inaccettabile che, a fronte di un accordo di programma sottoscritto nel 2014 e di durata decennale, ci si limiti a prendere atto della volontà di spegnere l'area a caldo dello stabilimento senza valutare le conseguenze occupazionali ti tale scelta sul territorio". Così in una nota Mirko Rota, Fiom.
L'accordo di programma aveva come obiettivo il rilancio del sito e la garanzia dell'occupazione dopo la negativa esperienza Lucchini. "Siamo naturalmente consapevoli dei delicati aspetti ambientali e di quanto la città abbia più volte denunciato una situazione inaccettabile dal punto di vista dell’inquinamento. Da parte nostra da sempre abbiamo posto ad Arvedi la necessità di fare investimenti e di produrre nel rispetto di tutti i parametri previsti. Si deve e si può produrre senza creare una situazione ambientale critica per la città e l’accordo di programma aveva e ha questa funzione", continua la nota.
A questo punto, prosegue Rota, "aspettiamo una convocazione in tempi brevi da parte del ministero dello Sviluppo economico, con la presenza della proprietà, per discutere di questa decisione sbagliata e chiedere al governo una posizione chiara rispetto al sito di Servola e all’Accordo di programma".
Nel frattempo la mobilitazione sta crescendo e, dopo le 8 ore di sciopero di oggi dei lavoratori di Servola, l'obiettivo è di estendere le iniziative a tutti gli stabilimenti Arvedi.