PHOTO
È Marzio Govoni il nuovo presidente di Federconsumatori di Modena, eletto due giorni fa all'unanimità dal consiglio direttivo dell'associazione, alla presenza di Emilio Viafora e Marcello Santarelli, rispettivamente presidente nazionale e regionale, e di Manuela Gozzi, segretaria generale Cgil Modena.
Govoni, 59 anni, inizia la sua attività sindacale come delegato della Filcams in un supermercato di Soliera, ruolo che ricopre per 15 anni per diventare poi, nel 1997, funzionario della stessa categoria del commercio, e nel 2004 assumerne la guida come segretario generale. Dal febbraio 2013 è stato poi segretario organizzativo della Cgil di Modena.
Il neo presidente ha ringraziato calorosamente il suo predecessore, Maurizio Guidotto, chiamato a un incarico in Cgil. Ha ribadito la continuità con l’attività di tutela dei diritti dei consumatori e di radicamento sul territorio. Quella di Modena è la prima Federcosumatori a livello nazionale per numero di soci ed è presente in tutto il territorio provinciale modenese con propri sportelli di consulenza e assistenza. Può contare su numerosi collaboratori e volontari.
Riconoscendosi nelle linee programmatiche definite dal recente congresso di Federconsumatori, Govoni ha posto l’accento sulla necessità di far crescere il peso politico dell’associazione, sulla costruzione di proposte di cambiamento a favore dei consumatori, sulla ricerca di alleanze, a partire dalle altre associazioni di consumatori. Particolare attenzione dovrà essere posta rispetto alla progressiva affermazione di un perverso modello low-cost, nel commercio, nella sanità, nei trasporti. Un modello dietro al quale si nasconde spesso la compressione dei diritti dei lavoratori, scarsa trasparenza ed una bassa qualità per il consumatore. In questo senso, ad esempio, è il recente caso della clinica odontoiatrica modenese chiusa per gravi carenze.
Strategico, per il nuovo presidente, è far crescere il numero dei giovani che si avvicinano a Federconsumatori, che dovrà continuare ad essere un soggetto aperto al nuovo, aperto al contributo di tutti, e dove le scelte strategiche dovranno vedere il coinvolgimento largo dei dipendenti e degli attivisti.