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Si è svolto oggi, 10 ottobre, l’incontro Miur-sindacati sull’internalizzazione del personale ex Lsu e appalti storici della scuola. L'appuntamento era stato richiesto da Cgil, Cisl e Uil, al fine di ottenere garanzie e certezze circa l’internalizzazione e la tutela occupazionale e di reddito dei lavoratori attualmente impegnati negli appalti scuole (ex Lsu e appalti storici ) e, al tempo stesso, conoscere i contenuti del decreto attuativo della legge di Bilancio 2020. Il Capo di gabinetto, Luigi Fiorentino, e il sottosegretario al Miur, Giuseppe De Cristofaro, presenti all’incontro, a fronte delle richieste sindacali, hanno fornito un aggiornamento della situazione, comunicando che non ci sarà più il colloquio per l’assunzione nelle procedure selettive e che i tempi di attuazione previsti dalla legge saranno rispettati.
"Questo è certamente un fatto positivo, ottenuto grazie alle richieste ripetutamente avanzate dal sindacato. Nei loro interventi, i confederali hanno ribadito la necessità di una gestione coordinata della vertenza fra Miur, Mef e ministero del Lavoro, al fine di garantire la contestualità degli interventi utili alla piena occupazione dei lavoratori coinvolti. In tal senso, Cgil, Cisl e Uil hanno riproposto alcuni interventi integrativi finalizzati a una gestione flessibile del processo, che dovrà avere i caratteri dell’inclusività e dell’adeguatezza degli strumenti e delle risorse.
Il Miur si è impegnato a coinvolgere il ministero del Lavoro e ad aprire dei tavoli di confronto tecnico-politico, per seguire insieme l’avanzamento del processo. Pur apprezzando la disponibilità manifestata dal Miur, ad oggi, restano forti le preoccupazioni di Cgil, Cisl e Uil, circa la possibilità di mettere a punto una soluzione per tutti i lavoratori, anche a fronte delle procedure di licenziamento già avviate dalle imprese nei confronti dei circa 16 mila lavoratori coinvolti. Anche per questo, le tre sigle hanno confermato le iniziative di mobilitazione promosse.
Come si ricorderà, i sindacati hanno già proclamato una giornata di sciopero dei 16 mila addetti ex Lsu e appalti storici per il 15 ottobre prossimo, supportata da una manifestazione nazionale unitaria a Roma (in piazza Montecitorio), chiedendo “il rispetto dei tempi previsti dalla legge di bilancio sulla stabilizzazione del servizio e continuità occupazionale per tutti i lavoratori, anche a fronte dell’avvio delle procedure di licenziamento collettivo comunicate dalle imprese del settore affidatarie ed esecutrici degli appalti nell'ambito della Convenzione Consip scuole”.
Per le organizzazioni sindacali, “non si può perdere altro tempo” e “non è accettabile che un percorso che può mettere fine ad anni di difficoltà, ma anche di accordi che hanno rappresentato continuità di lavoro e di servizio, si concluda con i licenziamenti e la perdita di posti di lavoro”. L’obiettivo è che “l’internalizzazione si realizzi subito e al tempo stesso si costruiscano risposte per tutti i lavoratori oggi occupati negli appalti, recita il volantino che punta il dito contro “chi non si preoccupa di cosa succederà a chi rimane fuori da questo positivo percorso e vuole dividere e strumentalizzare i lavoratori; così come le imprese, che in questi lunghi anni hanno guadagnato con gli appalti scuole e alcune, troppe, hanno avuto comportamenti inaccettabili lucrando sui lavoratori, a partire dai mancati pagamenti degli stipendi, non possono pensare di chiamarsi fuori senza contribuire a trovare soluzioni”.