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“Si sono svolti oggi, martedì 27 febbraio, incontri importanti a Taranto che vanno nella direzione di ristabilire relazioni sindacali e istituzionali corrette con le organizzazioni sindacali”. A dirlo sono Michele De Palma (segretario generale Fiom Cgil) e Loris Scarpa (coordinatore nazionale siderurgia Fiom Cgil), rilevando la necessità di “lavorare nei prossimi giorni a un accordo di ripartenza, a partire dai singoli impianti, che riconosca alle lavoratrici e ai lavoratori di aver salvato l’azienda e la produzione, e che attraverso azioni concrete possa permettere il rilancio produttivo e il risanamento ambientale”.
I die dirigenti sindacali considerano “importante che il confronto alla presidenza del Consiglio prosegua: dopo aver garantito la continuità aziendale con il decreto e il relativo commissariamento, è necessario lavorare per la continuità produttiva. È ora che si avvii il confronto da subito per condividere e stabilire le condizioni del bando a partire dalla garanzia dell’occupazione per tutti i siti”.
De Palma e Scarpa, inoltre, ritengono “utile chiarire che in questi mesi, siccome eravamo impegnati a dare un futuro, non abbiamo polemizzato su affermazioni che aprivano a strade di rimpicciolimento dell’ex Ilva e di alienazione di aree”.
La prima priorità è “aprire il confronto sul piano industriale e occupazionale per rilanciare la produzione di Taranto e per approvvigionare Genova e Novi Ligure che devono essere messi nelle condizioni di poter lavorare. Al contempo sarà necessario confrontarsi sulla cassa integrazione sia per i lavoratori diretti sia per gli appalti, avendo l’obiettivo del lavoro e della tutela del salario”.
De Palma e Scarpa così concludono: “La decisione del commissario straordinario di confrontarsi a Taranto e nei prossimi giorni a Genova, Novi Ligure, Racconigi e a seguire negli altri siti, a partire dal mettere in sicurezza gli impianti investendo sulle manutenzioni ordinarie e straordinarie, è condivisa e continueremo a essere impegnati a un piano di interventi dopo una condivisione di analisi delle criticità. Per realizzarli è necessario che il commissario abbia la disponibilità finanziaria necessaria al rilancio dell'ex Ilva”.