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"Si è tenuto oggi l'incontro tra Mise, Regione Toscana, organizzazioni sindacali ed Rsu a valle del tavolo tecnico tra istituzioni e azienda. Le istituzioni hanno riportato che non ha partecipato al tavolo tecnico nessun rappresentante delle aziende che afferiscono al Consorzio annunciato a mezzo stampa alcuni giorni fa da QF e che il dottor Borgomeo dichiara delle difficoltà inerenti l'ammortizzatore sociale e l'agibilità dello stabilimento''. Lo dichiarano in una nota congiunta Simone Marinelli, coordinatore nazionale Automotive per la Fiom Cgil, Daniele Calosi, segretario generale Fiom Cgil Firenze, Prato e Pistoia, e Rsu Fiom QF.
''Come Fiom Cgil e Rsu abbiamo ribadito che la nascita del Consorzio non rappresenta di per sé la garanzia della reindustrializzazione e neanche del closing'', aggiungono dalla Fiom. ''Come già detto più volte è necessario conoscere gli investimenti, il progetto complessivo, il piano industriale e l'attuazione del cronoprogramma. Abbiamo anche ricordato che l'assemblea dei lavoratori ha già dato risposta ai problemi posti dal dottor Borgomeo nel documento approvato il 25 luglio scorso. Infine, abbiamo ribadito che la narrazione pubblica di questa vertenza negli ultimi tempi risulta fuorviante, poiché ad oggi tutti gli elementi di chiarimento richiesti sulla fattiva presentazione di un progetto sono rimasti senza risposta''.
''Non permetteremo a nessuno - concludono i sindacalisti - di strumentalizzare questa vertenza per fini politici o interessi di parte, visto anche l'approssimarsi dell'appuntamento elettorale: la reindustrializzazione è un processo che, come previsto dall'accordo quadro del 19 gennaio, se non portato avanti da altri soggetti deve essere realizzato dal dottor Borgomeo stesso. In ragione di tutto ciò abbiamo richiesto la riconvocazione in plenaria del tavolo, che il Mise si è impegnato a riconvocare entro la fine del mese".