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Si è svolto oggi l'incontro al Mise per la presentazione delle linee guida del piano di reindustrializzazione dello stabilimento Qf, ex Gkn, di Campi Bisenzio a Firenze, a seguito dell'accordo quadro sottoscritto il 19 gennaio scorso. Lo dichiarano in una nota congiunta Michele De Palma, segretario nazionale Fiom Cgil e responsabile automotive, Daniele Calosi, segretario generale Fiom Cgil Firenze, Prato e Pistoia e Silvia Spera, area Politiche Industriali per la Cgil nazionale.
Per la Fiom l'incontro di oggi è stato un passaggio molto importante per l'attuazione dell'accordo quadro sottoscritto. Le linee guida dovranno essere oggetto di un confronto in sede aziendale per strutturare un piano industriale efficace per la reindustrializzazione e l'occupazione delle lavoratrici e dei lavoratori. "È indispensabile che sia chiarita in tempi brevi l’identità degli investitori in QF. Infatti la negoziazione per gli strumenti che accompagneranno il processo di transizione deve avvenire insieme agli investitori, ovvero con chi ha la reale responsabilità del futuro piano industriale".
Nell'accordo quadro abbiamo individuato due strumenti, come la cassa integrazione ordinaria e la cassa integrazione per transizione. Per poter fare l'accordo sulla transizione è fondamentale il merito del piano. "Il piano industriale per il rilancio dello stabilimento di Campi Bisenzio è stato realizzato in collaborazione con il consorzio Iris e prevede investimenti per 82 milioni di euro e punta allo sviluppo di azionamenti elettrici integrati e iperdigitali, in un sistema integrato per la realizzazione di automazione industriale, e-drives, robotica e logistica. In una fase successiva sarà avviata l'elettrificazione di sistemi di trasporto e legati anche al settore dell'energia. Oltre ai motori elettrici sarà sviluppato il power converter. Il piano si avvarrà di una struttura importante di ricerca e sviluppo e di progettazione, integrata con l'industrializzazione e la produzione. La roadmap prevede 5 step. I primi 3 step si realizzeranno nel 2022 e riguardano engineering, validation division, control room. il quarto step nel 2023 è denominato first production, e il quinto full production da completarsi nel primo trimestre del 2024. Le lavoratrici e i lavoratori ex Gkn saranno reintegrati progressivamente fino all’inizio del 2024".
"C’è sicuramente un elemento di positività, che a consuntivo il numero degli occupati sarebbe superiore all’attuale. Il piano industriale prevede la creazione di un soggetto autonomo, in cui la filiera sarà interna a partire dalla progettazione fino alla prototipizzazione della realizzazione del prodotto finale". Secondo le previsioni, sarà possibile arrivare ad un'attività produttiva a regime solo nella primo trimestre del 2024. Come Fiom e Cgil "abbiamo chiesto di anticipare gli investimenti sulla parte della produzione in modo da arrivare a regime più rapidamente, a fronte di un mercato di riferimento già esistente. La formazione dovrà servire a valorizzare le competenze presenti all'interno dello stabilimento ex Gkn per un rientro al lavoro in tempi più rapidi e certi. Il piano industriale sarà discusso a breve nell'ambito del Comitato di Proposta e Sorveglianza, come previsto dall’accordo quadro firmato al Mise il 19 gennaio".