“Un accordo faticoso, perché la trattativa è stata molto lunga, però alla fine abbiamo raggiunto un buon obiettivo”. Questo il primo commento di Daniele Moretti, segretario provinciale Fiom Cgil, all’intesa sui 50 esuberi trovata nella serata di mercoledì 11 settembre per lo stabilimento Faurecia di Terni, multinazionale francese di componentistica per automobili.

L’accordo coinvolge 37 operai e 13 impiegati (su 270 dipendenti complessivi), ed è centrato sulle uscite volontarie. “Viene previsto un incentivo - prosegue Moretti - quantificato dall’azienda in 27 mensilità di retribuzione per chi esce entro il primo mese dall’inizio dell’accordo, quindi in ottobre. Incentivo che diminuisce gradualmente, mese dopo mese, fino ad arrivare alle dieci mensilità nell’ultimo mese di vigenza dell’intesa, ossia nel marzo 2025”.

La richiesta di esuberi nello stabilimento ternano, specializzato nella produzione di tubi di scappamento (marmitte), è stata motivata dalle difficoltà attraversate dal settore dell’automotive. In particolare, hanno spiegato i sindacati metalmeccanici, dal calo di circa il 33 per cento degli ordini provenienti dal gruppo Stellantis, fino a tempi recenti unico committente dell’impianto.

Nell’accordo è stato anche stabilito un “periodo di salvaguardia”, in vigore dal 1° aprile al 31 dicembre 2025, con il quale Faurecia si impegna a non avviare licenziamenti collettivi, ma eventualmente a discutere soltanto di ulteriori uscite incentivate e volontarie. Va segnalato, infine, che nella fabbrica è già in vigore un piano di cassa integrazione straordinaria che terminerà nella primavera 2025.

“Crediamo di aver configurato un accordo che tutela nel miglior modo possibile i lavoratori che poi vogliono effettivamente rimanere in azienda”, conclude Moretti: “Adesso, messo da parte l’accordo e tutto ciò che ne consegue, comincerà la normale attività nei rapporti tra sindacato e azienda, che ci dovrà ovviamente portare alla discussione di un nuovo piano industriale e di nuove prospettive, auspicabilmente anche all’acquisizione di nuovi progetti”.