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Piena riuscita degli scioperi con presidio indetti in Es Italia, società di 1.600 addetti del gruppo Dxc, colosso dell'It nato dalla fusione tra Csc e la parte servizi di Hewlett Packard enterprise, che in totale conta circa 2.200 dipendenti nel nostro Paese. Le lavoratrici e i lavoratori hanno incrociato le braccia per 8 ore e manifestato sotto le sedi di Pomezia, Roma, Milano e Bari per dire no ai 36 licenziamenti che l’azienda intende fare in varie aree che non ritiene più strategiche.
Per Valentina Orazzini, responsabile Fiom per Dxc, “è inaccettabile che un gruppo di queste dimensioni non voglia trovare soluzioni interne per 36 persone e non si dichiari disponibile a percorsi non traumatici”. “Il prossimo 25 luglio – continua – ci sarà il primo incontro con le organizzazioni sindacali, che chiedono che Es Italia ritiri i licenziamenti e presenti un piano industriale credibile al ministero dello Sviluppo economico, dove al momento l’azienda si rifiuta di proseguire il confronto nonostante metà del fatturato provenga da commesse pubbliche”.
“Come sempre sono le lavoratrici che rischiano di fare maggiormente le spese dei licenziamenti, in un'azienda dove risultano già penalizzate in termini di divario salariale percependo, per fare un esempio, 400 euro meno dei colleghi uomini al 7° livello". Il coordinamento e le organizzazioni sindacali, "forti del grande sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori – conclude Orazzini – sono pronti ad aprire il confronto per trovare soluzioni alternative che tutelino i posti di lavoro e non vedano nessuno lasciato indietro dalle riorganizzazioni aziendali”. La Fiom quindi conclude: "Un ringraziamento va a tutte le delegate e i delegati delle altre aziende dei territori interessati che hanno portato la loro solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori in sciopero".