Sono tre le vittime dell’esplosione che si è verificata oggi verificatasi in un capannone di via Patacca a Ercolano, in provincia di Napoli. A perdere la vita sono state due gemelle di 26 anni di cui non è stata ancora resa nota l’identità e un 18enne di origini albanesi, Samuel, probabilmente tutti e tre al primo giorno di lavoro.

Secondo le prime notizie, in un appartamento rialzato del fabbricato del quale non si è ancora risaliti all’utilizzatore si producevano e si stoccavano, senza autorizzazione, fuochi d’artificio. Al Comune, come ha precisato il sindaco di Ercolano, Ciro Bonaiuto, l’attività non risultava in alcun modo. 

L’esplosione è avvenuta poco prima delle 15, quando sono stati allertati i Vigili del Fuoco. Si cercando altri dispersi.

Cgil: “Tragedia senza fine, non basta più il cordoglio. Il 29 in piazza per dire basta alle morti sul lavoro”

“Una strage senza fine, una tragedia quotidiana a cui si aggiunge la rabbia per la giovanissima età delle vittime e per il fatto che erano al primo giorno di lavoro in una struttura abusiva. Non basta più il cordoglio e lo sdegno ma interventi concreti e urgenti in materia di sicurezza sul lavoro e anche sul fronte della legalità. Ormai l'elenco dei morti sul lavoro nella nostra regione è in continuo aumento”. Così il segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, commenta il crollo della palazzina a Ercolano.

Con quelle di oggi salgono a 67 le vittime dall'inizio dell'anno. Al Governo Meloni, che continua con la politica dei tagli, anche sulla salute e la sicurezza di lavoratrici e lavoratori, non possiamo che rispondere con la protesta e lo sciopero generale, ormai l'unico strumento a disposizione per fare arrivare a Roma la voce di chi ogni giorno esce di casa per portare il pane a casa e, sempre più spesso, non vi fa più ritorno. Anche per queste ragioni il 29 novembre scenderemo in piazza a Napoli”.