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"Siamo di fronte all'ennesima proroga, anche piuttosto lunga, che sposta la soluzione del problema a dopo le elezioni, esattamente quello che doveva essere evitato". A dirlo è il segretario nazionale della Filt Cgil Fabrizio Cuscito, commentando il nuovo termine, prorogato al 15 giugno, per presentare l'offerta vincolante per Alitalia: "Nel frattempo la cassa continua a erodersi e non si vede una soluzione chiara, definita e di prospettiva futura per la compagnia e per gli 11 mila lavoratori".
Fra i lavoratori la preoccupazione "aumenta di giorno in giorno: ora ci aspettiamo una convocazione dal ministro Di Maio che ci spieghi cosa sta succedendo e sul perché siamo arrivati all'ennesimo rinvio. Dal ministro ci attendiamo anche la conferma che non si pensi a soluzioni-scorciatoia con spezzatini delle attività aziendali, ma che si ragioni, come più volte annunciato e come chiediamo da mesi, su un piano industriale, non di salvataggio ma di rilancio". In conclusione, Cuscito ribadisce che "le ragioni dello sciopero di 24 ore del prossimo 21 maggio di tutti i lavoratori del settore sono tutte confermate".
"Ci sono varie manifestazioni di interesse, ma non ci è arrivato ancora niente di formale", ha riferito il vicepremier Luigi Di Maio durante la trasmissione Non è l'arena su La7. Dopo la proroga dei termini per avanzare offerta al 15 giugno, ha aggiunto, "si deve chiudere il piano industriale, per poi avviare la procedura antitrust e le consultazioni sindacali". Dopo tanti tentativi falliti di salvarla, "la mia idea su Alitalia è rilanciamola. Il futuro di questa compagnia è il lungo raggio", ha aggiunto Di Maio.