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È stata siglata stamani a Mestre, dopo una nottata di trattativa, l’ipotesi di accordo sul piano di rilancio dello stabilimento di Susegana, che prevede 110 milioni di investimenti, la allocazione di nuovi modelli e volumi di frigoriferi, in cambio di cambiamenti della organizzazione del lavoro e di incrementi di produttività. L’ipotesi sarà ora sottoposta alla consultazione dei lavoratori per la formale entrata in vigore. Lo riferiscono Fiom, Fim e Uilm in una nota.
"Più in particolare - spiegano - si è stabilito che il maggior gettito produttivo, portato da 94 a 108 pezzi l’ora, si possa implementare solo se accompagnato dall'aggiunta di personale stabile sulle linee e da una maggior automazione per non saturare ulteriormente i tempi di lavoro. Rimangono intatte le modalità di fruizione delle pause e si aggiungeranno cadenzatori per controllare meglio i tempi di lavoro. Si inserisce il concetto di ricambio generazionale e si condizionano i cambiamenti della organizzazione del lavoro alla concreta realizzazione degli investimenti da parte aziendale".
Si è rafforzato il sistema partecipativo, inoltre, "dove le Rsu avrà più ore per poter partecipare alle commissioni paretiche dove poter presentare più efficacemente i bisogni e le valutazioni degli operatori di linea e dei colleghi dei servizi alla produzione e perseguire il raggiungimento dell’equilibro tra le necessità organizzative e le condizioni di lavoro". Gli investimenti concordati con Electrolux negli ultimi anni, a Susegana, Porcia e Solaro "in particolare, hanno riguardato principalmente il processo rispetto al prodotto. Lo riteniamo importante e necessario per tutelare la produzione del bianco nel nostro paese, a prescindere da chi detiene la maggioranza azionaria della società".
Ora la parola passa ai lavoratori per la validazione dell'intesa.