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I 222 esuberi dichiarati da Electrolux a metà novembre saranno concordati con i sindacati. Questo l’esito dell’incontro tra le delegazioni di Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm Uil e la direzione della multinazionale che si è tenuto martedì 10 gennaio a Saronno (Varese).
Gli esuberi
Gli esuberi, di cui 121 operai e 101 impiegati, sono così suddivisi: 77 operai e 19 impiegati a Forlì; 36 operai e 40 impiegati a Porcia (Pordenone); 25 impiegati a Susegana (Treviso); 10 impiegati a Solaro (Milano); 8 operai, 5 impiegati a Cerreto d’Esi (Ancona); 2 impiegati ad Assago (Milano).
“L’accordo – spiega il coordinatore nazionale Fiom Cgil del gruppo Electrolux Alberto Larghi – prevede l'uscita volontaria con incentivi che partono da 12 mila euro a chi mancano meno di 12 mesi alla maturazione della pensione, 24 mila euro per chi matura entro 24 mesi il diritto alla pensione e 72 mila euro per chi non ha i requisiti e volesse accedere volontariamente al piano”.
Gli investimenti
Nell’incontro si è anche affrontata la situazione dell’impianto lombardo di Solaro, con la “relazione sul lavoro tecnico e di simulazione produttiva adeguata al piano d'investimento e alla nuova piattaforma”.
Per la Fiom le condizioni per fare l'accordo sono “un gettito produttivo compatibile e significativamente inferiore ai 118 pezzi/ora richiesti dall'azienda; assunzioni almeno proporzionali alla crescita del gettito produttivo, tenendo conto anche dei contratti a termine scaduti recentemente; una valutazione, alla luce delle nuove professionalità e in relazione all'ultimo ccnl, delle possibilità di crescita professionale. Su queste proposte ci confronteremo in assemblea coi lavoratori”.