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FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil e l’associazione datoriale Confapi Aniem hanno rinnovato la parte salariale del contratto collettivo nazionale di lavoro della piccola e media industria dell’edilizia. Il contratto interessa circa 80.000 addetti del settore delle costruzioni.
I sindacati di categoria fanno sapere che l’aumento salariale al primo livello è “pari a 175 euro, diviso in due tranches, 100 euro a decorrere dal prossimo primo aprile, 75 euro dal primo marzo 2027, con un aumento sui minimi di circa il 18%. Il contratto avrà decorrenza dal primo aprile prossimo fino al 30 giugno 2028.
“Raggiunta l’intesa sulla parte economica - dichiarano le segreterie nazionali di Feneal, Filca e Fillea - c’è l’impegno a concludere entro il 30 aprile sui temi rimasti ancora aperti: sorveglianza sanitaria, premialità, denuncia unica edile, trasferta nazionale e Fondapi”. Entro il prossimo 30 giugno, invece, è prevista la commissione classificazione e coordinamento delle norme contrattuali. Di notevole interesse, peri sindacati, sarà la definizione della denuncia unica edile, trasferta nazionale ed F24. “Elementi dirimenti sia in termini di semplificazione, che di ulteriore contrasto al lavoro irregolare”.
“Dopo l’accordo di rinnovo del contratto edilizia industria e cooperative - continuano i sindacati -, questa intesa conferma il valore importante delle relazioni industriali del settore. Ancora una volta le parti sociali scelgono la strada della regolarità e legalità attraverso lo strumento delle Casse edili”.
“Si prosegue con la trattativa insieme alle controparti artigiane con l’obiettivo del contrasto al dumping e la salvaguardia dell’equivalenza normativa ed economica fra i tre contratti - dichiarano le segreterie nazionali di Feneal, Filca, Fillea-. Con questa firma – concludono Feneal, Filca e Fillea - siamo riusciti ad assicurare un aumento salariale davvero significativo agli addetti del settore, che consente loro di tutelare e rafforzare il potere di acquisto”.