Filt Cgil e Fit Cisl proclamano uno sciopero di 48 ore dell’intero settore portuale per il 4 e 5 luglio prossimi per il rinnovo del contratto nazionale. I sindacati fanno sapere che malgrado lo stato di agitazione aperto l’11 marzo e lo sciopero di aprile, pur avendo successivamente registrato dei passi in avanti, il negoziato per il rinnovo del contratto, scaduto il 31 dicembre del 2023, “non ha ancora raggiunto un livello adeguato alle aspettative delle lavoratrici e dei lavoratori”.

Ribadiscono quindi l'assoluto bisogno di giungere al più presto alla sottoscrizione di un ccnl che preveda “un aumento economico utile al recupero del potere d’acquisto perso dalle lavoratrici e dai lavoratori oltre gli ulteriori miglioramenti delle condizioni di lavoro, elevando gli standard di sicurezza e implementando il sistema di welfare già esistente”.

Quindi Filt Cgil e Fit Cisl auspicano “che le controparti datoriali di settore Ancip, Assiterminal, Assologistica, Assoporti, Fise-Uniport, riattivino il tavolo negoziale per affrontare e risolvere gli aspetti che hanno determinato la condizione di impasse della trattativa”.  

Si precisa poi che “lo sciopero, se verrà effettuato, non riguarderà le prestazioni che possano in qualche modo coinvolgere i diritti delle persone costituzionalmente tutelate, quelli alla vita, alla salute, alla libertà, alla sicurezza, alla libertà di circolazione.

In particolare, lo sciopero proclamato escluderà le prestazioni che potranno coinvolgere trasporti da e per le isole, l’assistenza ai passeggeri, sicurezza degli impianti e tutela del patrimonio aziendale, vigilanza e mantenimento in funzione degli impianti per merci deperibili, animali vivi e controllo merci pericolose. Le prestazioni lavorative saranno garantite come previsto dalle norme del contratto nazionale".