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“Diritti al lavoro”, questo il titolo dell’iniziativa che si è tenuta il 2 ottobre nel salone della Cgil della Valle d’Aosta e nel quale si sono alternati al microfono Vitto Pascale, attivista LGBTQIA+ e content creator, e Sandro Gallittu, responsabile Nuovi Diritti Cgil nazionale, dialogando con Simona D’Agostino, segretaria confederale della Cgil regionale. Un confronto arricchito da riflessioni importanti su quanto siano nocive le discriminazioni e nello specifico quelle inerenti all’orientamento sessuale e all’identità di genere.
Vitto Pascale: “L’articolo 3 della nostra Costituzione dobbiamo conoscerlo bene”
“La nostra Costituzione è antifascista – ha detto nel corso dell’iniziativa Vitto Pascale –. L’articolo 3 dobbiamo conoscerlo bene. Serve un cambio di paradigma culturale, ma anche datoriale”. La formazione parte dalla famiglia, dalla scuola e dal lavoro. “La formazione e l’educazione portano alla conoscenza. La non conoscenza porta alla paura e la paura può provocare reazioni non positive”.
Sandro Gallittu, Cgil nazionale: “La discriminazione è anti-economica”
Per Sandro Gallittu “la discriminazione rende le persone meno produttive, meno soddisfatte e meno felici di stare sul posto di lavoro. Ma non è solo questo il problema, ci sono fattori culturali e politici alla base. Le campagne di Diversity & Inclusion da parte delle aziende sono preziose, perché creano la condizione favorevole affinché gli eventi discriminatori non avvengano, ma da sole non bastano. Secondo me la discriminazione non è solo anti-economica, ma incide anche sulla salute e sicurezza sul lavoro”.
“Ragionando sul benessere della persona – ha aggiunto – è evidente come la discriminazione, qualunque essa sia, nello specifico inerente all’orientamento sessuale o all’identità di genere, possa portare a uno stress sul luogo di lavoro. Ecco perché la discriminazione, oltre a essere anti-economica, è anche nociva per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro”.