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Sarà il Fondo di solidarietà del settore delle agenzie di somministrazione a intervenire a sostegno dei lavoratori colpiti dall’emergenza sanitaria legata al Coronavirus. Il trattamento sarà del tutto simile a quello dei lavoratori diretti delle imprese utilizzatrici e verrà messo in campo in assenza degli ammortizzatori sociali ordinari e straordinari previsti da governo e Regioni.
Il merito è delle organizzazioni che hanno siglato un accordo per attivare, in via sperimentale, il cosiddetto “Tis (Trattamento di integrazione salariale) in deroga”. Un provvedimento teso a favorire la continuità occupazionale dei lavoratori, in particolare di quelli a tempo determinato, sui quali rischiano di scaricarsi gli effetti immediati dei cali produttivi a seguito dell'emergenza Covid-19.
La Tis in deroga, con una dotazione di 10 milioni di euro, potrà intervenire solo a seguito di accordo sindacale e garantirà ai lavoratori circa l'80% della retribuzione, che comunque sarà anticipata mensilmente dalle Agenzie e prevede, inoltre, la neutralizzazione dei giorni di malattia ai fini del periodo massimo di conservazione del posto di lavoro.
Nonostante con questo intervento si potrà dare una boccata d’ossigeno ai lavoratori somministrati, resta grave la situazione delle altre figure atipiche e autonome prive di sufficienti coperture e anch'esse già colpite dalla crisi. Nidil Cgil, Felsa Cisl e Uiltemp ritengono necessario che gli strumenti di cassa in deroga pubblici non lascino indietro i lavoratori meno tutelati. Per questo, i sindacati chiedono un aumento delle indennità previste e l’estensione della copertura oltre le zone rosse, in particolare per i settori del turismo, dello sport, dello spettacolo e della formazione professionale. (dc)