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“Una decisione inaspettata”. Questo il primo commento della Fiom Cgil Verona all’annuncio da parte della società Demetra (anche nota come ex Breviglieri) di una procedura di esubero che coinvolge 25 lavoratori dello stabilimento di Nogara, specializzato nella produzione di macchine agricole (come erpici, zappatrici e sarchiatrici).
Fiom e Rsu aziendale denunciano dunque “con estrema preoccupazione questa scelta ingiustificata che mette a rischio il futuro di numerose famiglie e innesca un clima di forte incertezza all’interno della comunità lavorativa”.
Chi è Demetra
Demetra, nata nel 2018 dalla fusione di Agrimaster e Breviagri (due storici produttori italiani di macchinari agricoli, operanti rispettivamente dal 1984 e dal 1949), nel febbraio 2023 è stata acquisita dai fondi di private equity Taste of Italy 2 (gestito da Dea Capital Alternative Funds) e Alcedo V (gestito da Alcedo). In Italia la società gestisce due stabilimenti: a Molinella (Bologna) e a Nogara.
Fiom Cgil: “Valutare soluzioni alternative”
La categoria sollecita anzitutto un incontro immediato con l’azienda: “È necessario aprire un tavolo di confronto per valutare insieme soluzioni alternative al licenziamento collettivo, come la mobilità interna, la riqualificazione del personale o la riduzione dell’orario di lavoro. A oggi non è stato valutato l’utilizzo degli ammortizzatori sociali né è stato presentato un piano industriale per tutelare l’occupazione e rilanciare l’azienda”.
La Fiom Cgil chiede all’azienda di “garantire il pieno rispetto dei diritti dei lavoratori coinvolti nella procedura di esubero, assicurando loro il sostegno necessario in questa difficile situazione”. Invita inoltre le “istituzioni locali, regionali e nazionali a intervenire attivamente per trovare una soluzione che tuteli i posti di lavoro e lo sviluppo economico del territorio”.
I metalmeccanici Cgil, in conclusione, sottolineano che “le aziende gestite dai fondi finanziari hanno una visione miope, che non tiene presente la globalità delle situazioni, né hanno alcuna attenzione per i territori dove sono collocate le aziende, pensando unicamente a salvaguardare la parte finanziaria senza impegnarsi per salvare l’impresa e i posti di lavoro”.